sabato 3 settembre 2011

Piano Tavola verso l'autonomia - Aggiornamento #4

Mentre la comunità mottese si accingeva a festeggiare in maniera solenne la propria Santa protettrice, da tutt'altra parte si decideva delle sorti del territorio del paese.
Il 2 ottobre gli abitanti della frazione di Piano Tavola saranno chiamati a votare un referendum per ottenere l'autonomia dai comuni di Motta Sant'Anastasia, Belpasso, Misterbianco e Camporotondo. Questa volta la data è definitiva ed improrogabile, perchè atto conclusivo di una battaglia a fuoco incrociato che si trascina da mesi, da quando è stato autorizzato il referendum. Inefficaci i ricorsi al TAR, tribinale amministrativo regionale; false le promesse dall'Assessore Caterina Chinnici fatte alle associazioni di Belpasso, per rivedere la pratica in loco; inutile la richiesta di proroga di un mese per permettere il corretto computo dei cittadini residenti nella frazione e quindi autorizzati a votare.



Il progetto autonomistico, così come leggibile sulla carta, è semplicemente barbaro: si tratta di uno strappo al territorio volto alla conquista delle aree più ricche ed interessanti, con un perimetro falliforme che comprende a nord-est le aree industriali di Belpasso e Motta, passa per il centro commerciale di Etnapolis, per il parco divertimenti di Etnaland sino a conquistare nell'estremo sud un accesso sull'autostrada Catania-Palermo. Se l'interesse fosse stato quello di tutelare i cittadini a cavallo dei quattro comuni le possibilità sarebbero state infinite: dalla realizzazione di piani regolatori intercomunali alla possibilità di far acquisire al paese di Belpasso l'intera area tramite cessione anche gratuita, preso atto che ne possiede già un buon 90% (24,9 kmq su 27,8 totali). E invece il nostro territorio dovrà essere ammorbato da un'altra struttura comunale proprio nel momento in cui il governo nazionale chiede di tagliare i piccoli comuni e le province.

Approfondimenti:
- Sonia Distefano, "Fissato per il 2 ottobre il referendum popolare", La Sicilia, Venerdì 19 Agosto 2011, ed. Catania, pagg. 34. Leggi l'articolo sul sito internet giornaleonline.lasicilia.it
- Leda Puleo, "Autonomia di piano tavola, consegnate liste referendum", La Sicilia, Domenica 14 Agosto 2011, ed. Catania, pagg. 37. Leggi l'articolo sul sito internet giornaleonline.lasicilia.it
- Sonia Distefano, "Tre sindaci chiedono una proroga di un mese", La Sicilia, Venerdì 12 Agosto 2011, ed. Catania, pagg. 40. Leggi l'articolo sul sito internet giornaleonline.lasicilia.it
http://sciarablog.blogspot.com/

Immagini:
1 - Confini di Piano Tavola secondo il progetto autonomista, disegnati sui territori dei comuni limitrofi. In azzurro l'area eventualmente sottratta al comune di Motta Sant'Anastasia - Immagine pubblicata dal Quotidiano di Sicilia (vedi qui).
2 - Confini del progetto autonomista di Piano Tavola. Immagine senza fonte.

Post precedenti:
- Piano Tavola verso l'autonomia - Aggiornamento #3
- Piano Tavola verso l'autonomia - Aggiornamento #2
- Piano Tavola verso l'autonomia - Aggiornamento #1 
- Piano Tavola verso l'autonomia 

4 commenti:

  1. Questi Articoli, e chiamarli tali è già tanto, servono solo a scaldare gli animi, ma non servono a nessuno. In questi anni cosa è cambiato a Piano Tavola? cosa hanno fatto le amministrazioni? perchè tutti parlano e nessuno si confronta con i cittadini ed il Comitato?
    Ritengo che se avessero voluto tutti gli attori interessati avrebbero fatto, ma a nessuno interessa Piano Tavola e lo dimostrano i fatti.
    Continuare a dire mezze verità e scagliarsi contro questo o quello significa scaldare gli animi, ognuno si assuma la sua responsabilità

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  2. Questo non è un articolo, è un post, per lo stesso motivo per cui questo non è un giornale ma un blog. E i blog servono ad esprimere i propri pensieri ed opinioni. Quindi, se non lo vuole chiamare articolo a me sta benissimo.
    Quando leggo le domande che gentilmente mi porge non posso fare a meno di pensare che si tratti di pura retorica. Non rendersi conto degli investimenti fatti su quel territorio, che negli anni è diventato sempre più ricco, è da sciocchi. Lei mi chiede cosa hanno fatto le amministrazioni per piano tavola, io le chiedo cosa hanno fatto i piano tavolesi per aver Etnapolis, Etnaland e tutta la zona industriale-commerciale tra Belpasso e Motta? Non sono investimenti questi, o magari siete convinti che nei centri abitati il commercio vada bene come va bene vicino questi poli ed assi? Ma soprattutto qualcuno mi dovrà spiegare cosa ha fatto Piano Tavola per avere diritto ad un accesso sulla Catania-Palermo distante chilometri e chilometri.
    Immagino che il comitato avrebbe potuto ottenere molto in questi anni, ma ha preferito giungere alla secessione da Belpasso, si perchè di secessione si parla. Su questo comune poggia il 90% del territorio della futura Piano Tavola, ma anche questo dato non vi impedito di affermare che era difficile gestire il territorio tra ben 4 comuni... Le soluzioni al problema le trovate nel post.
    Per concludere, non me ne frega nulla nè di Motta, nè di Belpasso, nè dei loro politici, nè dei vostri interessi. Mi interessa proteggere il mio territorio da attacchi sciagurati di questo tipo.

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  3. Dalle sue parole si capisce solo una cosa, l'odio che lei porta nei confronti dei cittadini di Piano Tavola e che le hanno inculcato sin da piccolo e come tanti altri che si fanno forte del BLOG ma non hanno il coraggio di metterci la faccia e scendere in campo a farsi il mazzo, lei difende un territorio che appartiene ai cittadini e non è suo ma dei cittadini che lo abitano e che hanno tutti i diritti per vivere meglio perchè pagano le tasse e non hanno ritorno di servizi, tutto questo è frutto del suo fregarsene, naturalmente fino a quando non teccherà a lei pagare "pegno", e speriamo sia prima possibile.

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  4. Se non altro il commento spiega bene la pochezza delle ragioni che soggiacciono al piano autonomistico. Le posso assicurare che non odio nessuno, piuttosto mi viene da pensare che ormai vi siete abituati a fare le vittime. Tutti contro di voi, tutti che vi odiano. Non è così.
    Poi, se mi vuole accusare di non avere il coraggio di metterci la faccia e scendere in campo è liberissimo di farlo. Però, vede, trovo difficoltà a tenerlo in seria considerazione se arriva da un lettore "anonimo". Voglio comunque darle una risposta. Se un medico non mi cura bene, non mi prendo una laurea in medicina per curarmi da solo, semplicemente cambio medico. Se un politico o una classe politica non mi piacciono, non vuol dire che devo scendere in politica, semplicemente voto altri. Questo lo dico a futura memoria, per evitare che qualcuno creda al falso parallelismo che per fare qualcosa bisogna "scendere in campo". Si può decidere di fare della semplice informazione anche. Saluti

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