Fuochi d'artificio del Rione Vecchia Matrice sparati nella notte tra il 25 e 26 agosto 2011 |
Mi piace. Sì, indiscutibilmente mi piace. La Festa Ranni di Sant'Anastasia è qualche cosa a cui ho partecipato sempre con grande gioia.
Non so esattamente cosa vedo nello sventolare delle bandiere, nelle acrobazie delle majorette o nel ritmico movimento dei tamburisti, ma mi piace.
Non conosco bene il significato di "varette" e "quartine", ma per un ateo incallito come me è difficile pure capire il significato di "santa". Eppure è bello vedere il loro festoso avanzare per le vie del paese.
Mi piace la festa, mia piace il suo essere perennemente in bilico tra terribile e terribilmente bello, un po' spensierata e un po' impegnata, un po' tranquilla e un po' pericolosa come le feste spagnole con i tori. A Motta non ci sono i tori ma potete sempre scegliere tra il farvi crollare un'impalcatura addosso, farvi colpire da razzetti sparati ad altezza d'uomo durante la "calata del partito" in piazza, oppure lottare con il fuoco di traballanti lanterne cinesi, addirittura potrete scegliere di farvi cuocere dal sole durante le celebrazioni all'aperto ed essere salvati direttamente dal primo cittadino. Insomma, da queste parti non abbiamo bisogno dei tori per movimentare le feste.
Mi piace la rivalità tra i rioni. Non è certo una rivalità storica come quella dei rioni di Siena, forse somiglia ad una rivalità da stadio. Tuttavia, è questa lotta continua che permette ai partiti di migliorarsi anno dopo anno.
Mi piace vedere Motta improvvisamente popolata da persone che riescono a collaborare e creare qualcosa di così complesso. Mi piace il senso di quel lavorare insieme.
Mi piacciono i fuochi d'artificio finali, perché in un colpo solo spazzano via il caldo, la fatica, le polemiche e permettono di sollevare lo sguardo oltre le strade ricolme di piccoli residui di festa, oltre le campagne infuocate. Sì, in assoluto i fuochi sono la cosa che preferisco.
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