Zona C di Motta Sant'Anastasia. Qui sorgeranno le nuove costruzioni. |
L'argomento dell'intera discussione è stato il piano particolareggiato della "zona C", ovvero quello strumento urbanistico che permetterà la nuova espansione residenziale del paese, con nuove costruzioni nella zona ovest del Viale della Regione. Si deve anche discutere di un emendamento relativo all'edilizia convenzionata già ufficialmente proposto e nei fatti largamente condiviso da tutti tanto da essere definito "storico". I presenti al primo appello sono i Consiglieri Schillaci con ruolo di Presidente (Mpa), Restifo di Lista Primavera; Occhipinti, Cuscuna, Virgillito e Bellia per Autonomia Mottese; Consoli di Lista Castello; Fassiolo del Pdl; Festa e Bruno del PD; Zuccarello per Alleanza di centro. Gli altri, assenti o dichiaratisi incompatibili con l'ordine del giorno perchè proprietari o parenti di proprietari dei terreni ricadenti in zona C.
La seduta si apre con l'intervento del Consigliere Bruno che, sotto invito del Presidente, riferisce dei lavori svolti in commissione, lavori che avevano avuto come unico esito quello di rimandare tutto in consiglio. Poi cita l'emendamento "storico". In fine dà lettura dei "rilievi" che il suo partito (PD) ha fatto sul Piano Particolareggiato, visioni su come potrebbe o dovrebbe essere la nuova zona mottese. Non l'avesse mai fatto! Si tratta di un documento di nessuna rilevanza amministrativa, che come qualsiasi altra cartaccia può essere depositata agli atti a discrezione dei consiglieri in qualsiasi momento della seduta. Non è nè un emendamento e nè una proposta.
In prima battuta il Consigliere Consoli, e successivamente il consigliere Restifo, gli riversano addosso tutte le loro perplessità sulla natura di tale documento. Poi il Consigliere Occhipinti, risentitosi per un richiamo sulle "risate", esplode in un attacco efferato alla "barzelletta" del PD ritenendola del tutto inutile ed inefficace ai fini della seduta. Esce fuori un vecchio manifesto con cui viene accusato il PD di aver osteggiato anni prima ciò che adesso propone per buono. A questo punto il Consigliere Festa gli si rivolge con un'uscita poco felice "Ma voi, di chi portate le paure?" e varie accuse sul loro ruolo di "scalda sedie". Da questo momento in poi è quasi impossibile capire le posizioni dei vari consiglieri.
Restifo e Consoli, che prima avevano osteggiato il documento definendone la lettura incomprensibile, adesso vogliono saperne di più perché ritengono le proposte interessanti. Da una parte vogliono più tempo per approfondire il documento, dall'altra chiedono che il documento sia ritirato per proseguire la seduta fino all'approvazione definitiva del Piano. Propongono di rimandare la seduta, poi ritirano la proposta quando il documento del PD viene ritirato, ma 5 secondi dopo votano favorevolmente il rinvio auspicato dalla Fassiolo.
Il PD da parte sua, prima promette di ritirare il documento a patto di proseguire la seduta, ma due secondi dopo che il rinvio della Fassiolo viene bocciato deposita ugualmente quei benedetti fogli di carta. Il pubblico salta letteralmente dalla sedia, quasi a voler fermare il Consigliere Bruno dal compiere quel gesto quantomeno sconsiderato.
La situazione è irrecuperabile. I consiglieri, quelli un po' confusi e un po' traditi, lasciano l'aula nelle mani del gruppo del PD e di Autonomia Mottese. Questi abbozzano un emendamento dell'emendamento "storico". Quindi approvano tale emendamento dell'emendamento, poi approvano l'emendamento stesso ed in fine... in fine gli autonomisti chiedono un gesto di lealtà nel ritirare, come promesso, il famoso documento. Il PD risponde che la promessa non era rivolta a loro e quindi niente. Proposta di rinvio. Bocciata. Mancanza di numero legale. A casa.
E' così che un provvedimento atteso da cinque anni, ha trovato un ennesimo rinvio senza che tale rinvio possa comportare migliorie al Piano. E' così che viene trattato un argomento che influenzerà profondamente l'aspetto del nostro paese, i luoghi in cui vivremo: con un gioco al rimpiattino, senza capacità di dialogo, senza consapevolezza. Un minuto prima si è favorevoli, due secondi dopo contrari, come se la decisione finale fosse di poca importanza. Consiglieri indecisi come al ristorante, quando non sanno se ordinare una pizza Margherita o una Capricciosa. La stessa leggerezza. Cosa devo aggiungere?!
Note a margine:
- Le donne si distinguono sempre e questo gli va riconosciuto. Anche in politica. Chiare, tendenti alla mediazione e poco belligeranti. Speriamo che il prossimo consiglio sia rosa.
- Solidarietà ai tecnici del comune, continuamente tirati in ballo una volta per farsi ragione, una volta per accusare l'avversario.
- Mi rendo conto che quanto raccontato ha a che fare con la superficie delle cose. Dietro ogni parola detta in aula ci sta un mondo. Il post vuole solo mostrare cose vedono gli occhi di un non-addetto-ai-lavori.
Vedi anche:
- Attenti, il Consiglio Comunale vi controlla!
- La discarica al Consiglio Comunale - Aggiornamento #2
- La discarica al Consiglio Comunale - Aggiornamento #1
- La discarica al Consiglio Comunale
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