venerdì 9 settembre 2011

Attenti, il Consiglio Comunale vi controlla!

Uno dei maggiori problemi che affligge il paese di Motta Sant'Anastasia è facebook! Sì, avete capito benissimo, facebook il celebre social network. Questa è la conclusione a cui si è giunti durante una discussione di un'ora e mezza durante i preliminari di seduta dell'adunanza del Consiglio Comunale del 8 settembre. Ma vediamo di capire meglio.



L'intervento iniziale è del Consigliere Consoli (Lista Castello) che appare fortemente preoccupato per quanto letto tra le pagine di facebook, sia sul suo conto che sulla reputazione dell'intero Consiglio. Spiega che i commenti sono volgari, irripetibili e riportano esplicitamente nomi e cognomi dei consiglieri a cui sono rivolti. Dichiara di aver già avviato provvedimenti per tutelarsi per via legale. Al termine dell'esposizione interviene il Presidente Carrà (Lista primavera) che ribadisce quanto appena ascoltato, sebbene ammetta di non conoscere il mondo di facebook, e dopo aver sottolineato la gravità della situazione si ripromette di convocare una riunione dei capigruppo per stroncare sul nascere questo fenomeno diffamatorio.

E' il Consigliere Restifo (Lista Primavera) che chiarisce in qualche maniera ciò che viene scritto tra i commenti, ovvero frasi circa l'opportunità di "ammazzari a vastunati" (ammazzare a bastonate) quelli del consiglio. A questo punto si chiede se il pericolo di trovare qualcuno armato fuori la porta non sia reale. Il Consigliere Luca (MPA) suggerisce la scorta. Le risate prodotte riportano il problema alla giusta dimensione. Ma è solo con l'intervento del Consigliere Schillaci (MPA) che si pone una corretta lettura del problema. E' vero che la dignità delle persone non dovrebbe mai essere intaccata, ma questo vale tanto su facebook quanto in seduta di consiglio.

In passato avevo documentato quali comportamenti e parole venissero usate sottovoce all'interno del consiglio. Nulla che nobiliti l'organo istituzionale che oggi si sente diffamato. Il paradosso è che qualche consigliere si è lamentato di essere appellato come "colluso". Lamentela giusta e sensata, ma è necessario che sappia che tale termine ha avuto una storia abbastanza bizzarra. Parte da un collega di consiglio che lo dice in maniera più o meno esplicita a dei ragazzi spettatori; qualcuno di questi ragazzi lo riscrive su facebook nel documentare la seduta; il vocabolo passa di bacheca in bacheca, di post in post e quindi giunge alle orecchie dei diretti interessati. Tutto parte dal Consiglio e tutto ritorna in Consiglio. Se mai si dovesse prendere qualche iniziativa di tipo legale credo che, andando a ritroso tra i commenti scritti o orali, salterebbe una buona metà di poltrone.

E' parere di chi scrive che quanto pubblicato su facebook possa danneggiare l'onore del Consiglio Comunale in maniera minima se rapportato allo spettacolo che offrono i nostri politici alla cittadinanza. Un'ora e mezza a parlare di facebook e definire la questione "altamente importante", quando come ordine del giorno si ha il piano particolareggiato della zona "C", le norme tecniche per la zona "D", la ridefinizione dei confini comunali (tutti argomenti che sono stati rinviati) sembra veramente fuori luogo.
Esiste peggiore auto-diffamazione di questa?! Non lo so.

Note a margine:
- Va dato atto al Consigliere Iuculano (PDL) di aver spostato l'attenzione sulle problematiche strutturali che investono l'istituto comprensivo di Motta. Il Sindaco, Angelo Giuffrida, ha diligentemente tagliato corto sulla questione facebook per meglio illustrare le iniziative volte al ripristino delle condizioni di staticità dell'edificio scolastico.
- L'immagine inserita richiama uno dei simboli della lotta alla cosiddetta "legge bavaglio" voluta dal governo Berlusconi per limitare la libertà d'espressione sulla rete, nonché la libertà di informazione. Questa legge si presta ad un paragone diretto con quanto richiesto dal Consiglio Comunale di Motta. La somiglianza tra politica locale e nazionale è stata fatta notare in aula dal Consigliere Festa (PD).

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