domenica 31 luglio 2011

Le meraviglie dei Sieli

Immagine realizzata per un concorso fotografico, Sieli sullo sfondo.
Se si nasce da queste parti e si passa metà della propria infanzia a giocare con le pietre, i bastoni e le acque di questa terra risulterà difficile non lasciare un pezzo del proprio cuore su queste colline. I Sieli sono aridi, spogli, ostili alla vita e sembrano creati apposta per negare il concetto di "bello" in natura. Eppure, meravigliosi sono agli occhi di tutti i Mottesi. Non potrebbe essere altrimenti. Il Poggio della Guardia (Poi A'Vaddia, in siciliano, credo) è il gigante di argilla che svetta sulla vallata a dirimpetto del paese di Motta. E' il gemello minore della rocca in basalto lavico su cui poggia l'antico abitato. Si arriva a piedi sulla sua vetta con non poca fatica. Forse sarebbe il caso di dire che ci si "arrivava". Il sentiero che conduce in cima, oggi è interrotto da un ruscello artificiale di fetidi liquami, una fogna insomma che sgorga da un tombino rotto. Per me sorpresa, meraviglia, incredulità; per gli abitanti del posto semplice rassegnazione: da circa 5 anni convivono con questa situazione. Raccolta firme sotto l'amministrazione Santagati, lavori per 10 mila euro, poi per 20 mila (condotti in maniera discutibile, secondo le ricostruzioni degli abitanti) e la situazione rimane ancora in stato di emergenza, in estate più che mai.

Il tombino rotto - foto di Rosa Maria Motta.
Ho scoperto questa situazione durante una passeggiata con un amico, Santo Gulisano, e sua cugina Rosa Maria Motta. Rosa si è trasferita anni fa negli Stati Uniti dove insegna come docente di arte classica e archeologia, lingua latina ed italiana. Lo scorso anno ha deciso di creare il gruppo facebook "Per una Sicilia con le strade pulite!", ma si è detta dispiaciuta nel vederla ancora più sporca quest'anno. Dopo la passeggiata di ieri ai Sieli ha detto: "tornare in Sicilia è come tornare a casa e scoprire che la babysitter ha ucciso tuo figlio". E io subito ad annuire con la testa, a dire "è vero,è vero". Ma poi, non ho potuto fare a meno di pensare che la "babysitter" in questione sia anche io, io e tutti i Mottesi, quelli che vengono pagati per risolvere i problemi, quelli che si lamentano gratis, quelli che non parlano per timore o vergogna, quelli che "tanto non cambia niente". Siamo tutti responsabili! Vediamo di risolvere anche questo ennesimo scempio, e presto!

Visualizza Le Meraviglie dei Sieli in una mappa di dimensioni maggiori

sabato 23 luglio 2011

Piano Tavola verso l'autonomia - Aggiornamento #3

Da quando l'Assessore regionale alle autonomie locali, Caterina Chinnici, ha firmato il decreto per autorizzare il referendum sull'autonomia di Piano Tavola, molti fatti si sono succeduti nei comuni dell'hinterland catanese, sebbene la sostanza sia rimasta sempre la stessa: il referendum si farà.
Prima le minacce di impugnare il decreto presso il Tribunale Amministrativo Regionale da parte dei politici di Belpasso e Motta Sant'Anastasia; poi il colloquio tra le associazioni belpassesi e l'Assesore Chinnici; in fine le promesse arrivate da Palermo di rivedere tutta la vicenda di Piano Tavola. Chiacchiere, insomma. L'unico dato significativo è che il TAR ha rigettato la sospensiva presentata da Belpasso, per cui il decreto regionale rimane valido e legittimo. Secondo il presidente del comitato per l'autonomia Domenico Ferreto, rimane anche valido e legittimo l'obbligo per il sindaco di Belpasso, Alfio Papale, di indire il referendum entro il 27 luglio, giorno in cui scadrebbero i 60 giorni dalla pubblicazione del decreto sulla gazzetta ufficiale. Dal canto suo il sindaco, con il supporto della giunta, promette di appellarsi al Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA) per difendere, come conviene al suo ruolo istituzionale, l'integrità del territorio.
Non si conoscono le intenzioni delle amministrazioni di Motta Sant'Anastasia (l'aggiornatissimo sito ufficiale del comune tace sulla questione), nè tanto meno quelle di Misterbianco e Camporotondo, defilatisi sin dall'inizio dalla bagarre estiva, forse per i limitati interessi sui possibili territori sottratti dal progetto autonomistico.
Stiamo a vedere cosa succede. Intanto, rivolgo un accorato invito a quanti leggono questo blog di segnalare nei commenti  tutte le novità e gli aggiornamenti sul caso.

Fonte:
Sonia Distefano, "Piano Tavola, rigettata la sospensiva Belpasso", La Sicilia, Venerdì 22 Luglio 2011, ed. Catania, pagg. 36. Leggi l'articolo sul sito internet giornaleonline.lasicilia.it

Leggi anche:
- Piano Tavola verso l'autonomia - Aggiornamento #2 (su questo blog).
- Piano Tavola verso l'autonomia - Aggiornamento #1 (su questo blog).
- Piano Tavola verso l'autonomia (su questo blog).

venerdì 15 luglio 2011

Piano Tavola verso l'autonomia - Aggiornamento #2

Piccolo riepilogo: la Regione Sicilia ha autorizzato da qualche mese gli abitanti della frazione di Piano Tavola a votare un referendum che consentirebbe l'autonomia dai comuni di Belpasso, Motta Sant'Anastasia, Misterbianco e Camporotondo. Quest'ultimi, risentiti e danneggiati per un eventuale perdita dei propri territori, hanno sganciato l'artiglieria pesante, ovvero ricorsi al TAR promossi in maniera incrociata da giunte, consigli comunali e sindaci. Come si vede dalla perimetrazione in figura, Belpasso sarebbe il paese più colpito.

Confini di Piano Tavola secondo il progetto autonomista, disegnati sui territori dei comuni limitrofi. In azzurro l'area eventualmente sottratta al comune di Motta Sant'Anastasia - Immagine pubblicata dal Quotidiano di Sicilia[3].

Molto è cambiato negli ultimi giorni. E non certo grazie all'interessamento e alle capacità della classe politica locale, bensì all'intervento di alcune associazioni di Belpasso che in maniera molto garbata sono riusciti a farsi ricevere a Palermo dallo stesso Assessore alle autonomia locali che poco tempo fa ha firmato il decreto per avviare il referendum, Caterina Chinnici. Si legge su Sciarablog [1]:
"Le ragioni dei belpassesi saranno nuovamente al centro di un tavolo di mediazione". Questo in breve, il risultato di maggiore impatto che sono riusciti a conquistare i soci di tre associazioni belpassesi. Belpasso 2000, capitanata dal presidente Pippo Bruno, Pensiero libero, da Santi Borzì e la Pro loco di Tony Carciotto si sono recati, con una decina di altri soci, a Palermo per "protestare civilmente" contro il decreto che ha disposto il referendum per l'autonomia di Piano Tavola a solo vantaggio dei residenti della frazione.
Durante l'incontro è stato presentato un documento che illustra le ragioni del "no" all'autonomia di Piano Tavola firmato da ben otto associazioni locali. I risultati sortiti lascerebbero ben sperare. Sul quotidiano de "La Sicilia" [2] si legge:
«L'assessore Chinnici - ha dichiarato Giuseppe Bruno, presidente di "Belpasso 2000, Il passato a garanzia del futuro", associazione in prima linea nella difesa dell'integrità del territorio - dopo aver ascoltato le ragioni del nostro dissenso ci ha assicurato che il Governo regionale rivedrà l'intera problematica. Per questo si è parlato di un prossimo incontro in terra catanese tra l'associazione e i rappresentanti del Governo regionale per toccare con mano la realtà dei luoghi».
Non sono stati in pochi ad accorgersi del tentativo dei politici locali di rincorrere e mettere il cappello su questa temporanea "vittoria". Sempre su "La Sicilia:
Dopo il confronto con l'assessore Chinnici la delegazione belpassese si è spostata a Palazzo del Normanni dove è stata raggiunta dal sindaco Alfio Papale, dal consigliere belpassese Giuseppe Vasta e da una delegazione mottese capeggiata dal presidente del consiglio di Motta, Anastasio Carrà. Insieme a diversi deputati regionali - tra cui Salvo Pogliese e Fabio Mancuso (Pdl), Giovanni Barbagallo e Concetta Raia (Pd), Marco Forzese e Salvo Giuffrida (Udc), e Giouseppe Arena (Mpa) - hanno incontrato il presidente Vincenzo Vinciullo della prima commissione Affari istituzionali dell'Assemblea regionale. «Dal confronto, a cui hanno partecipato anche i funzionari dell'assessorato alle Autonomie locali - ha dichiarato il sindaco Alfio Papale - è emersa la volontà corale di chiedere il ritiro del decreto e discutere l'argomento in aula prima che il Tar si pronunci, affinché la politica si riappropri dei propri poteri senza lasciare alle aule giudiziarie il responso definitivo».

L'autonomia di Piano Tavola sembrerebbe sempre più lontana. Rimaniamo in attesa di scoprire quali saranno gli esiti del prossimo incontro "in loco" e soprattutto di vedere quali carte giocheranno gli autonomisti interessati.
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Fonti e approfondimenti:
[1]"Dove non potè la politica, soccorse la società civile", Sciarablog. Leggi l'articolo e il documento della delegazione su sciarablog.blogspot.com
[2]Sonia Distefano, "La Regione riaprirà il caso Piano Tavola", La Sicilia, Giovedì 14 Luglio 2011, ed. Catania, pagg. 36. Leggi l'articolo sul sito internet giornaleonline.lasicilia.it
[3] Alessandro Petralia, "Piano Tavola: un’autonomia molto cara”, Quotidiano di Sicilia, 01 luglio 2011. L'articolo tratta le ragioni storiche e politiche (seppure con ricostruzioni discutibili) della nascita del movimento autonomistico di Piano Tavola e dei risultati raggiunti nei vari anni. Si può leggere online su qds.it.

Leggi anche:
- Piano Tavola verso l'autonomia - Aggiornamento #1 (su questo blog).
- Piano Tavola verso l'autonomia (su questo blog).

giovedì 14 luglio 2011

La stirpe dei viaggiatori - Amazzonia

Nuovo appuntamento per la rassegna fotografica "la stirpe dei viaggiatori", patrocinata dall’assessorato comunale alla cultura di Motta Sant'Anastasia. In questa occasione si ripercorreranno le tappe del viaggio in Amazzonia dei coniugi Pina e Nuccio Guarnera, a cavallo tra Brasile e Venezuela. Come di consueto verranno proiettate immagini (questa volta digitali) accompagnate dalla puntuale spiegazione di Pina.
Come per le precedenti edizioni, da non perdere!


Localizzazione dell'amazzonia nel continente sud americano - Immagine creata dalla Nasa.

Cosa:
XV viaggio de "La stirpe dei viaggiatori" - Amazzonia

Quando:
venerdì 15 luglio 2011, dalle ore 20:30

Dove:
presso la biblioteca comunale di Motta Sant'Anastasia (CT), via Roma n. 52

Fonte: comune.mottasantanastasia.ct.it

mercoledì 13 luglio 2011

Piano Tavola verso l'autonomia - Aggiornamento #1

Nuovo ostacolo per gli autonomisti di Piano Tavola. Dopo il via libera dato dalla Regione al referendum consultivo che avrebbe permesso la nascita del nuovo comune, un primo stop arriva dalle amministrazioni comunali interessate alla tutela del proprio territorio, e quindi, dei propri confini: Motta Sant'Anastasia, Belpasso, Camporotondo, Misterbianco.
Il controverso decreto regionale, in cui si autorizzano al voto i soli residenti della frazione e non la totalità della popolazione dei quattro comuni, verrà impugnato davanti al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) dal legale prof. Agatino Cariola per mandato del consiglio mottese congiuntamente alla giunta di Belpasso, paesi maggiormente colpiti da un eventuale scisma. L'avvocato Nicolò D'Alessandro agirà, invece, a tutela degli interessi del consiglio comunale di Belpasso. Questa doppia mossa è stata pensata per aumentare le possibilità di successo e ampliare il bacino di diritti presumibilmente violati dal decreto.


Approfondimento:
- "Piano Tavola verso l'autonomia". Leggi sul blog.

Fonte:
- Sonia Distefano "E' fuoco di fila contro il referendum", La Sicilia, Domenica 03 Luglio 2011, Ed. Catania ,pagg. 40. Leggi sul sito.

martedì 12 luglio 2011

E' arrivata la Street View di Google Map

Finalmente anche la celeberrima Street View (vista stradale) di Google Map è approdata a Motta Sant'Anastasia. Il paese è stato fotografato durante una splendida giornata invernale. La passeggiata sotto la rocca è uno spettacolo. Buona visione!


venerdì 1 luglio 2011

Carte del Catasto Borbonico - Vincenzo Mortillaro di Villarena

Agli inizi del 1800 per i Borboni delle due Sicilie si palesò la necessità di conoscere approfonditamente  tutti i territori ricadenti all'interno del Regno. Si volevano acquisire, in altre parole, dati oggettivi su cui ponderare il prelievo fiscale. Fino a quel momento, gli unici documenti ufficiali che in qualche modo potevano quantizzare il numero di "fuochi" (famiglie sotto lo stesso tetto) e "anime" (cioè gli abitanti) erano i "riveli", documenti in cui il capofamiglia dichiarava la composizione del nucleo abitativo e il relativo possedimento di beni, erano quindi più completi degli archivi parrocchiali dei battesimi. Questi registri rimangono in funzione dall'inizio del '500 all'inizio del '800. In molti casi rappresentano strumenti formidabili per ricostruire la genealogia di una persona. Tali autodichiarazioni, tuttavia, non possedevano una base cartografica su cui evidenziare i vari possedimenti. Nasce così l'esigenza di munirsi di mappe di dettaglio in cui descrivere l'abitato e definire in maniera univoca i confini comunali.

I tentativi effettuati dai regnati per ottenere il catasto cartografico completo si susseguirono per circa un quarantennio. Non tutti i paesi siciliani rispondono alla richiesta fatta dal re di inviare una mappa. Inizialmente Motta Sant'Anastasia rientra in questo folto gruppo. Ma le cose cambiano in meglio con l'arrivo del Marchese Vincenzo Mortillaro di Villarena che prende in mano la questione e conclude i lavori di ricognizione nel 1853 con la consegna del materiale descrittivo al Grande Archivio del Regno. Tuttavia, tiene per se la parte cartografica vera e propria, diciamo la parte importante, un "capolavoro" archivistico di 427 carte relative a tutti i territori della Sicilia (Motta compresa).

Arriva l'unità d'Italia, le carte di Mortillaro passano agli eredi, e per circa un secolo questo patrimonio viene dato per disperso. Poi, un evento sciagurato come il terremoto del Belice del 1968, permette di ritrovare in uno scantinato, dentro una vecchia cassa, l'intero "tesoro" del marchese. La notizia è di quelle che tengono con il fiato sospeso tutti gli addetti ai lavori. Tuttavia, solo nel 1997 l'Assessorato Regionale dei Beni Culturali ed Ambientali ne prende possesso e procede con il restauro delle carte. Per consentirne la consultazione su vasta scala è stato realizzato un volume con le scansioni, volume da cui sono estratte le immagini successive.
Dopo un viaggio lungo oltre un secolo e mezzo, ecco a voi le carte su Motta Sant'Anastasia del catasto Borbonico.

Mappa dei confini comunali di Motta Sant'Anastasia realizzata tra il 1837 e il 1853

Mappa del centro abitato di Motta Sant'Anastasia realizzata tra il 1837 e il 1853

Immagini estratte da:
Le mappe del Catasto Borbonico di Sicilia
Territori comunali e centri urbani nell'archivio cartografico Mortillaro di Villarena (1837-1853)
a cura di Enrico Caruso e Alessandra Nobili
saggi introduttivi di Teresa Cannarozzo, Francesco Vergara
E' possibile consultare questo volume presso la biblioteca del Dipartimento di Architettura e Urbanistica (DAU) della Facoltà di Ingegneria dell'Università degli studi di Catania. Per informazioni vedi il sito web.

L'archivio cartografico Mortillaro originale è depositato presso il "Centro Regionale per l'inventario, la catalogazione e la documentazione grafica, fotografica, aerofotografica, fotogrammetrica e audiovisiva dei beni culturali e ambientali della Regione Sicilia". Vedi il sito web.