La discarica al Consiglio Comunale
La discarica al Consiglio Comunale - Aggiornamento #1
In breve, possiamo riassumere così: l'ARPA (Azienda Regionale Protezione Ambiente) effettua il 28 giugno 2011 un rilievo delle polveri sottili a valle della discarica di contrada Tiritì da cui emerge un valore superiore ai limite di attenzione (249 μg/Nm3 invece che 150). Viene mandata una nota agli enti gestori dell'impianto, Omnia Engineering S.p.A. e OIKOS S.p.A, e una "copia per conoscenza" ai sindaci di Motta e Misterbianco. Di tale nota non si ha traccia in comune fino a quando qualche consigliere di Autonomia Mottese ne trova una copia all'ufficio tecnico. E' panico generale sia tra la popolazione, giustamente preoccupata e insospettita da tale assordante silenzio, e sia in consiglio comunale. Viene convocato urgentemente una seduta per il 29 agosto a cui partecipa anche un discreto numero di cittadini sollecitato da volantini e articoli di giornale. Tuttavia, la prima sessione si rivela un vero e proprio buco nell'acqua, caratterizzato da letture del problema al limite del fantascientifico e consiglieri capaci solo di far mancare il numero legale. La confusione aumenta a dismisura. La seduta è rimandata al giorno successivo.
Ieri 30 agosto 2011, il consiglio comincia alla 19;00 in maniera del tutto regolare con 16 consiglieri presenti su 20. Il presidente, Anastasio Carrà, comincia la seduta con la lettura di importantissime note giunte in comune nella mattinata. Tali note ricostruiscono gli eventi che hanno visto per protagonista l'ARPA da una parte, l'Omnia e la Oikos dall'altra, a partire da quel fatidico 28 giugno. Si capisce che immediatamente dopo la prima comunicazioni gli enti gestori, in maniera autonoma e separata, effettuano dei propri rilievi da cui emergono valori nettamente al di sotto della soglia di attenzione, ed invita l'ARPA ed effettuare nuove analisi. E così succede: l'8 agosto dalla strumentazione dell'azienda regionale escono dati confortanti, un valore quasi dimezzato che si attesta sui 132 punti nel sito a valle (75 in quello a monte). Così, lo stesso ente che aveva generato l'allarme chiude la questione sulle polveri sottili. Inoltre, per il 12 settembre è previsto un incontro tra le varie parti per risolvere la questione sul lungo periodo ed indicare le strade per futuri monitoraggi o interventi di mitigazione.
Le notizie vere e proprie terminano qui, e oserei dire, in maniera confortante per la popolazione. I consiglieri cominciano ad esprimere le proprie proposte e la sensazione generale è quella di chi vede contrapporsi persone che in realtà dicono cose perfettamente simili e compatibili tra loro, ovvero una sorta di contrapposizione a priori. Qualcuno è riuscito persino ad affermare "la tua proposta è ottima e simile alla mia, ma io non posso votare la tua perché devo votare la mia". In generale tutti sembravano concordare sulla necessità di un monitoraggio più efficace, capace di dare maggiori garanzie, non necessariamente legato alle sole polveri della discarica. Va detto che per capire le meccaniche del partitismo, delle contrapposizioni politico-parentelari interne al consiglio, non basterebbe una vita, quindi possiamo raccontare solo la "superficie" delle cose.
Durante una breve pausa per permettere ai consiglieri di visionare le note e le varie proposte, alcuni ragazzi chiedono conto di quanto proferito in aula per capire meglio le differenze tra quando detto dagli uni e dagli altri, sottolineando come la necessità di avere informazioni "tecniche" dovesse stare alla base di qualsiasi decisione. I ragazzi si trovavano lì per avere notizie certe sebbene non si aspettassero di utilizzare il consiglio comunale come fosse un qualsiasi ufficio informazioni. Tuttavia, ascoltando i discorsi dei consiglieri si è palesata la convinzione che un parere tecnico sarebbe servito tanto alla popolazione quanto al consiglio stesso. Tale sollecitazione viene colta dal consigliere Candida Fassiolo, che al rientro in aula propone di contattare qualche tecnico dell'ARPA, anche sfruttando il suo ruolo all'interno degli uffici della provincia di Catania. Tale proposta troverà fermi oppositori proprio nel suo gruppo politico, quello del Popolo delle Libertà, già intenzionato a presentarne una propria che prevede un monitoraggio delle polveri da parte del comune in maniera autonoma e continua.
Le reazioni a queste proposte sono di due tipi: il consigliere Francesco Restifo, evidentemente pratico del settore, chiarisce come il comune di Motta non possa essere in grado di effettuare dei rilievi perchè privo di personale specializzato che possa eventualmente maneggiare gli strumenti di misurazione e rispettare le procedure che danno autorevolezza alle analisi; il consigliere Maria Schillaci, invece, pone come soluzione definitiva la revoca dell'autorizzazione dell'ampliamento della discarica (proposta portata avanti da tempo) e sottolinea come i nuovi rilevamenti sembrerebbero in qualche maniera viziati dalle stesse aziende che traggono profitto dalla discarica, soprattutto in relazione alla tempistica con cui tali dati sono giunti in comune.
Si passa ai voti della proposta "ufficiale" del Pdl, per munire il comune di rilevatori: sette pareri favorevoli, otto contrari e un astenuto. La proposta è respinta.
Adesso è la volta della votazione per la richiesta avanzata della Fassiolo per avere maggiori informazioni e pareri tecnici. Inizialmente i consiglieri del Pdl cominciano ad uscire, seguiti dal gruppo di Autonomia Mottese. Le intenzioni sono quelle di far mancare il numero legale, ma in aula sono ancora in otto e bastano per procede alla votazione. Il resto della narrazione lo affido alle parole di uno dei presenti, Nuccio Guarnera, che ha saputo cogliere perfettamente lo spirito di quegli attimi:
Un gruppo si alza “scientificamente” e furbescamente, (quelli contro e fuori da questa amministrazione), e abbandona l’aula dando a intendere che la loro azione è giusta, l’altro gruppo rimane in aula cercando di votare una propria proposta….e alla fine, una consigliera, secondo me sospinta da un atto istintivo inconsulto (cioè….non voleva proprio farlo), facendo mancare il numero legale, si alza e abbandona l’aula. Cosa è successo! E’ successo che la discussione si rinvia a data da destinarsi….quindi si continua a NON DECIDERE.Devo rilevare, a mio malgrado, che durante la "fuga" un consigliere ha detto, evidentemente riferito all'autrice della proposta: "accussi s'ansignunu a rucazioni" (così imparano l'educazione). E la sorpresa è stata tanta: pensavo che le proposte si giudicassero nel merito e non per punire o premiare un consigliere. Questo avveniva dopo due ore in cui i consiglieri si auto-elogiavano di essere sensibili di fronte problematiche serie, di non contrapporsi ideologicamente tra maggioranza e opposizione, ma collaborare per il bene comune.
Conclusione: non sono più preoccupato per le polveri sottili, ma per le sottili contrapposizioni che lacerano il consiglio comunale. Il pubblico presente se ne è accorto, anche meglio di me.
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Aggiornamento del 22 febbraio 2012:
Sono finalmente disponibili le registrazioni della seduta al seguente link: comune.mottasantanastasia.ct.it/ascolta-le-sedute-consiliari/957-seduta-del-30-08-2011.html
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