Motta Sant'Anastasia BLOG: Foto-Reportage - Presidio No-Discarica: "Non saremo la pattumiera di tutta la Sicilia"

giovedì 30 maggio 2013

Foto-Reportage - Presidio No-Discarica: "Non saremo la pattumiera di tutta la Sicilia"

Ammetto di non essere così sveglio e preparato da cogliere l'importanza di un evento nel preciso istante in cui esso avviene. Amo raccontare e non prevedere. La giornata del 25 maggio 2013 aveva tutte le caratteristiche per passare silenziosamente tra le vite dei Mottesi; il presidio davanti i cancelli della discarica di contrada Tiritì poteva dirsi riuscito a metà. Poche persone, il parziale blocco degli auto-compattatori, e quella fastidiosa sensazione che ci avvertiva che l'attenzione verso il problema dell'ampliamento della discarica stesse andando a scemare.
Dopo l'annuncio che l'Assemblea Regionale Siciliana ha approvato la mozione contro l'ampliamento della discarica, tutto cambia. Anche la giornata del 25 maggio 2013 entrerà nella storia, perchè proprio quel risultato attendeva ed invocava. Sarà un piccolo tassello dell'infinita lotta tra Motta e la Discarica, un'epopea pluridecennale che somiglia molto allo scontro tra "Davide e Golia".

Vale la pena vedere qualche immagine della giornata, con tanto di didascalia. Buona visione.

Il volantino della manifestazione.

Alcuni cartelloni di protesta contro la discarica.

Manifestanti bloccano lo sbocco sulla Catania-Paterno.

Mezzo della Oikos, ditta che gestisce la discarica, costretto a retrocedere.

La lunga fila di camion bloccati, colmi di rifiuti di mezza Sicilia. Portavano i nomi dei luoghi di provenienza: Modica, Furci Siculo, Cerami, Ato Messina, ecc.

La stampa al lavoro. Sono stati intervistati gli attivisti dei comitati No-Discarica di Misterbianco e Motta Sant'Anastasia, nonché alcuni singoli cittadini presenti alla manifestazione.

Legge Rifiuti Zero, la soluzione definitiva al problema delle mega-discariche.

Politici venuti a farsi campagna elettorale, con tanto di "santini" a seguito. Durante la manifestazione sono stati ampiamente fischiati.

Il "macchinone" della famiglia Proto (proprietari della discarica) bloccato dai manifestanti. Dopo aver ricevuto lungamente le critiche della folla, il veicolo è stato costretto a retrocedere e prendere un'altra strada. Nonostante il gesto di sfida dei passeggeri, ostinati a voler vedere i manifestanti in faccia, molti si sono soffermati sul fatto che tale blocco rappresenti una piccola vittoria.