lunedì 13 febbraio 2012

Motta Sant'Anastasia - Il territorio

Il testo a seguire è stato elaborato nell'abito degli studi per la tesi di laurea in Ingegneria Edile-Architettura, studi  relativi ad una proposta progettuale per gli spazi pubblici ricadenti nel centro storico medievale di Motta Sant'Anastasia. Il post è pubblicato come ampliamento, integrazione ed approfondimento della suddetta tesi.

Università degli studi di Catania - Facoltà di Ingegneria - Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura

Autore: Carmelo Cesare Schillagi
Relatore: Prof. Ing. Sebastiano D'Urso
Co-relatore: Ing. Alessandro Lo Faro
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Inquadramento Socio-Territoriale

Il territorio
Motta Sant'Anastasia è un piccolo comune situato nella Sicilia orientale. Fa parte della giurisdizione della provincia di Catania. Il suo territorio rientra a pieno titolo in quella che viene considerata l'area metropolitana del catanese. Secondo la tripartizione storica della Sicilia in Valli (Demone, Mazzara, Noto), Motta giace sulla linea che separa il Val Demone e il Val di Noto.
I confini comunali sono condivisi con 4 comuni, in senso orario dall’alto: Camporotondo a nord; Misterbianco da nord e per tutto il versante orientale; Catania nel tratto sud-est; Belpasso per l'intero confine ad ovest e nord-ovest. In genere questi confini ricadono in aree rurali o a verde incolto fatta eccezione per gli estremi a nord e sud a settentrione vi è la presenza di un sistema di piccole frazioni abitate, Piano Tavola e Valcorrente, e relativa zona industriale-commerciale suddivise tra ben quattro comuni diversi; a sud risiede parte degli impianti della base Nato di Sigonella.

Suddivisione della Sicilia in Valli e in Provincie. In Rosso L’individuazione del centro abitato di Motta Sant’Anastasia.
Motta sorge su un'immaginaria linea di confine che divide il sistema vulcanico dell'Etna a nord, con relativo Parco dell’Etna, dal sistema fluviale della valle del Simeto e della pianura alluvionale di Catania a sud. Da una parte un territorio caratterizzato dalle colate laviche, dall'altro le fertili campagne della piana. Da una parte una netta prevalenza della vita urbana, dall'altra il più tradizionale paesaggio rurale.
La valle dei Sieli caratterizza per buona parte il versante orientale del territorio mottese. Questo sistema collinare ricade anche nei territori di Misterbianco e Catania fino ad incontrare l'abitato del quartiere Monte Po. 

Panorama della rupe (neck) di Motta Sant’Anastasia con l’Etna sullo sfondo. Ripresa dalle campagne a sud del centro abitato. Fonte: Pino Schillagi (2009).
L'elemento che più di ogni altro caratterizza il territorio mottese, tuttavia, è custodito al suo interno. Si tratta del "Neck" ovvero una formazione lavica isolata che emerge dalle argille della zona. Su questa rupe si sviluppa buona parte dell'abitato odierno ed in passato accoglieva per intero l'antico borgo medievale. Il Neck è il motivo stesso per cui nasce Motta, il suo substrato fertile. Oggi lo potremmo definire l’incarnazione stessa del genius loci, nella stessa maniera in cui l’acropoli lo è per Atene.
Alcuni studiosi (1) ritengono che l'ammasso vulcanico mottese si sia generato 600.000 anni fa durante un'attività eruttiva nei fondali sottomarini. Un camino secondario, afferente al condotto principale dell'Etna, avrebbe generato un piccolo cono per poi esaurirsi definitivamente. L'azione meccanica degli agenti atmosferici ha fatto emergere poco per volta il Neck dal basalto disgregato e dalle argille successivamente depositate, fino a donargli la conformazione che oggi possiamo ammirare. Questa particolare forma di attività eruttiva ha prodotto un basalto lavico aggregato in colonne esagonali, fenomeno di particolare interesse per gli studiosi. Un colonnato simile è presente anche sulla scogliera di Catania e all’interno delle gole del fiume Alcantara (nella provincia di Messina).

Schema sintetico delle tappe che hanno portato alla formazione del Neck di Motta Sant’Anastasia. 1 – camino vulcanico secondario; 2 – Eruzione e formazione del cono; 3 – raffreddamento e disgregazione delle parti laterali del cono; 4 – progressivo esaurimento dell’attività del camino lavico; 5 – copertura, in epoche successive, con strati di deposito (argille); 6 – Erosione e scivolamento a valle delle porzioni superficiali e decoese con relativo affioramento del Neck.

Note:
1) - Per avere un quadro riassuntivo sulle teorie relative alla formazione del neck di Motta Sant’Anastasia ed un elenco degli studi pubblicati in materia, si consiglia di consultare Gulisano Santo, TERRA ET CASTRUM - Mocta Sanctae Anastasiae - Lettura di un sito strategico, Polistampa, Catania, 1995.
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Approfondimento tesi - post pubblicati:
-Inquadramento Socio-Territoriale
----- Territorio
----- Urbanistica del comprensorio mottese
----- Urbanistica di Motta

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