domenica 24 marzo 2013

Photo Reportage - "Ex Oasi Regina Pacis" di Ivan Starrantino


Quando un giovane riesce a trasformare le brutture del proprio paese in autentiche opere d'arte, significa che in quel paese c'è ancora speranza. Perché c'è fantasia. Perché c'è spirito critico. Perché c'è voglia di guardare la realtà con occhi diversi. E gli scatti del giovane Ivan Starrantino sono arte e sono dolore. Sono arte perché l'occhio non riesce a staccarsi da quel bianco/nero senza tempo. Sono dolore perché raccontano un'amara storia mottese: l'abbandono delle cose, l'abbandono dei ricordi, l'abbandono degli affetti.
Oggi ad essere abbandonato è il vecchio Istituto Psichiatrico "Oasi Regina Pacis" di Motta Sant'Anastasia.

Buona visione!

Autore
Mi chiamo Ivan Starrantino, nato a Catania il 30 luglio 1992, vissuto fin dalla nascita a Motta Sant'Anastasia. Sviluppo la mia passione per la fotografica dagli inizi del 2012.
Attento osservatore della vita quotidiana, intendo la fotografia come ricerca, strumento per raccontare in maniera personale realtà sociali e culturali del mio paese e non solo.
Non ho un genere fotografico che prediligo, ma in questo arco di tempo mi sto appassionando alla fotografia Street e Reportage.

Vecchio Istituto Psichiatrico Oasi Regina Pacis 
Giorno 22 Marzo 2013 decido di raccontare in 9 foto il vissuto del locale e della vita giornaliera che conducevano i pazienti all'interno.
Come si può ben vedere dalle foto il mio intento è quello di trasmettere all'osservatore la tristezza e la vita che poteva condurre ogni singolo paziente.
Il tempo impiegato per racchiudere il mio pensiero in 9 foto è di circa 2 ore di lavoro all'interno dell'istituto. Il tutto è stato realizzato con una Canon 600d e un obiettivo 50mm.

3 commenti:

  1. Egr. Sig. Ivan Starrantino, devo complimentarmi con lei per le bellissime foto che è riuscito a fare in questa struttura. Foto che testimoniano degnamente di come il "tempo" trasformi i luoghi se questi vengono lasciati all'incuria ed all'abbandono.
    Sa bene che le foto 4, 5 e 8 (su 9 totali) pur rimanendo bellissime foto non appartengono al luogo da lei indicato.
    Nelle note di questo Blog in maniera molto precisa lei indica, quale data delle riprese fotografiche, il giorno 22.03.2013 quindi ben 7 anni dopo che la CTA Oasi Regina Pacis aveva lasciato e quindi dismesso la struttura. I luoghi da lei rappresentati erano “abitati” dai pazienti psichiatrici fino a 7 (sette) anni prima.
    La struttura fino all’epoca del trasferimento (è giusto ricordare che avvenne nel 2006) era una struttura sanitaria autorizzata dagli enti preposti che verificavano le condizioni abitative e strutturali regolarmente nel corso di ogni anno.
    La decisione di trasferire l’attività fu presa proprio in relazione all’eccessivo dispendio di risorse che un locale molto vecchio richiedeva in termini di manutenzione e di adeguamento alle norme.
    Purtroppo, sin da subito dopo il trasferimento dei pazienti, la proprietà non ha mai provveduto alla messa in sicurezza dei locali con il conseguente “impossessamento” dei luoghi da parte di balordi (drogati e di senza fissa dimora) che hanno fatto di quei luoghi quello che Lei ha fatto vedere con i Suoi magnifici quanto dolorosi scatti.
    Mi dispiace dissentire dal Suo pensiero ma, sono convinto che 6 foto EFFETTUATE IN UN LOCALE ABBANDONATO DA 7 (SETTE) ANNI non possono certo “testimoniare”… “”il vissuto del locale e della vita giornaliera che conducevano i pazienti all'interno.””
    Così come ritengo che il suo intento: “” di trasmettere all'osservatore la tristezza e la vita che poteva condurre ogni singolo paziente”” mi sembra possa essere considerato “velleitario” ed il carattere presuntivo delle Sue conclusioni, visto e considerato che NESSUNO dei pazienti che vivevano lì dentro ha potuto testimoniare ciò che lei afferma, è gratuito.
    La ringrazio per l’attenzione concessami e le faccio i migliori auguri per la sua attività.

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  2. Ma è ancora abbandonato e visitabile?

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