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Immagine realizzata per un concorso fotografico, Sieli sullo sfondo. |
Se si nasce da queste parti e si passa metà della propria infanzia a giocare con le pietre, i bastoni e le acque di questa terra risulterà difficile non lasciare un pezzo del proprio cuore su queste colline. I Sieli sono aridi, spogli, ostili alla vita e sembrano creati apposta per negare il concetto di "bello" in natura. Eppure, meravigliosi sono agli occhi di tutti i Mottesi. Non potrebbe essere altrimenti. Il Poggio della Guardia (Poi A'Vaddia, in siciliano, credo) è il gigante di argilla che svetta sulla vallata a dirimpetto del paese di Motta. E' il gemello minore della rocca in basalto lavico su cui poggia l'antico abitato. Si arriva a piedi sulla sua vetta con non poca fatica. Forse sarebbe il caso di dire che ci si "arrivava". Il sentiero che conduce in cima, oggi è interrotto da un ruscello artificiale di fetidi liquami, una fogna insomma che sgorga da un tombino rotto. Per me sorpresa, meraviglia, incredulità; per gli abitanti del posto semplice rassegnazione: da circa 5 anni convivono con questa situazione. Raccolta firme sotto l'amministrazione Santagati, lavori per 10 mila euro, poi per 20 mila (condotti in maniera discutibile, secondo le ricostruzioni degli abitanti) e la situazione rimane ancora in stato di emergenza, in estate più che mai.
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Il tombino rotto - foto di Rosa Maria Motta. |
Ho scoperto questa situazione durante una passeggiata con un amico, Santo Gulisano, e sua cugina Rosa Maria Motta. Rosa si è trasferita anni fa negli Stati Uniti dove insegna come docente di arte classica e archeologia, lingua latina ed italiana. Lo scorso anno ha deciso di creare il gruppo facebook "
Per una Sicilia con le strade pulite!", ma si è detta dispiaciuta nel vederla ancora più sporca quest'anno. Dopo la passeggiata di ieri ai Sieli ha detto: "tornare in Sicilia è come tornare a casa e scoprire che la babysitter ha ucciso tuo figlio". E io subito ad annuire con la testa, a dire "è vero,è vero". Ma poi, non ho potuto fare a meno di pensare che la "babysitter" in questione sia anche io, io e tutti i Mottesi, quelli che vengono pagati per risolvere i problemi, quelli che si lamentano gratis, quelli che non parlano per timore o vergogna, quelli che "tanto non cambia niente". Siamo tutti responsabili! Vediamo di risolvere anche questo ennesimo scempio, e presto!
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