giovedì 25 aprile 2013

Feste mottesi a rischio. Scintille tra rioni e amministrazione.


Mi è stato segnalato il verificarsi di un contenzioso "particolare" innescatosi tra i Rioni di Motta Sant'Anastasia e l'amministrazione comunale. I bene informati parlano già di un agosto 2013 senza Feste Medievali e con la Festa di Sant'Anastasia ridotta alle sole funzioni religiose.
Pubblico di seguito, senza aggiungere ulteriori commenti, una lettera protocollata nei giorni scorsi ed indirizzata al sindaco Angelo Giuffrida. I firmatari sono i presidenti del Rione Giovani Maestri e del Rione Vecchia Matrice.
Buona lettura.
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Alla cortese attenzione
del Sig. Sindaco
del Comune di Motta Sant’Anastasia
Motta Sant’Anastasia, 14 aprile 2013

A seguito di diversi incontri intercorsi tra Amministrazione e Rioni in merito alla richiesta avanzata dal Rione Panzera relativa ad una loro eventuale manifestazione in zona Castello, ricadente nelle stesse giornate scelte storicamente per la realizzazione della XVIII edizione delle “Feste Medievali”, il Sig. Sindaco di codesta Amministrazione ha ritenuto opportuno proporre la possibilità che il Rione Panzera possa occupare anche parte della Piazza Umberto I (dal monumento ai Caduti al piazzale antistante la Chiesa di S. Antonio da Padova) per la realizzazione della loro “Festa Medievale”.

Dall’unica richiesta del Rione Panzera, ritenuta peraltro provocatoria da parte del Sig. Sindaco, sono emersi un problema di continuità e una mancanza di pari opportunità per una comune realizzazione delle “Feste Medievali”. Partendo dal presupposto che, negli anni, dette manifestazioni sono sempre state organizzate e realizzate individualmente da parte di ciascun Rione nei propri territori di competenza e che l’unica collaborazione esistita ha riguardato a volte lo scambio di gruppi di artisti e il materiale pubblicitario, non si capisce il motivo per cui si debba garantire la continuità permettendo l’occupazione di Piazza Umberto I a favore del Rione Panzera. Per quanto concerne la mancanza di pari opportunità, il problema sollevato deriva sicuramente da una mancata valorizzazione del proprio territorio e della propria manifestazione. Si rimane convinti del fatto che, solo con adeguati investimenti, è possibile raggiungere gli obiettivi prefissati. Per entrambi i problemi sollevati, è possibile trovare opportune soluzioni attraverso un’ottimizzazione del materiale pubblicitario, la possibilità di servizi e la realizzazione di un percorso comune.

Ritenuto che storicamente Piazza Umberto I è sempre stata lasciata libera per una questione di viabilità, transito di visitatori e scambio di gruppi di artisti, e mai occupata in maniera stabile, né da strutture, né da spettacoli fissi, né da spazi adibiti a banchetti, si ritiene che ogni Rione debba fare la propria manifestazione nei propri territori di competenza.

Al di là di eventuali contributi o servizi promessi, negli anni tutte le richieste di autorizzazioni sono sempre state presentate in tempi diversi da ogni Rione che ha proceduto singolarmente con la propria programmazione, coinvolgendo di volta in volta compagnie di artisti di strada di fama nazionale e internazionale. Pertanto, non si ritiene possibile ancora oggi dover rimanere vincolati a causa di pretese a nostro modo irrazionali e provocatorie. Si afferma, infatti, che sono già stati definiti contratti con diverse compagnie e che la mancata realizzazione di dette manifestazioni potrebbe comportare un’iniziativa legale, mirata al recupero del danno d’immagine arrecato e delle spese per il pagamento delle penali dei contratti stipulati.

Quindi, eventuali autorizzazioni contrarie alle competenze territoriali, alle tradizioni rionali e alla buona riuscita di manifestazioni consolidate nel tempo (si vedano a tal proposito i riconoscimenti ricevuti per l’impegno profuso come “Festa di Sant’Anastasia – Patrimonio d’Italia per le Tradizioni” e “Premio Italia Medievale 2012”) potrebbero causare comportamenti o atteggiamenti di cui i sottoscritti Presidenti dei Rioni non si assumono alcuna responsabilità.

Crediamo che sia doveroso, ora più che mai, selezionare gli interlocutori. Non si può e non si deve programmare un momento così importante con controparti che hanno dimostrato di avere altri obiettivi. Se a causa di ulteriori e persistenti atteggiamenti del Rione Panzera, che non si discostano dalla linea sino ad ora seguita, è chiaro che verranno compromessi i rapporti tra Rioni con evidente nocumento per le eventuali future manifestazioni.

I sottoscritti

Caruso Nunzio Sante Dario
Presidente legale Rione Giovani Maestri

Guarnera Francesco
Presidente legale Rione Vecchia Matrice

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