sabato 29 novembre 2014

Lettera aperta all'assessore Distefano

Caro assessore Tommaso Alessandro Maria Distefano detto Sandro,
che l'attenzione dei Mottesi oggi sia integralmente dedicata alla sua persona, non è difficile da capire. Io non faccio eccezione, ma vorrei rassicurarla sul tono di questa lettera. Non voglio scagliarmi contro di Lei, né utilizzare i toni polemici del sindaco di Misterbianco, Di Guardo, per diverse ragioni: non la conosco personalmente; la sua esperienza politica è appena all'inizio; la maggior parte dei Mottesi parlano bene di Lei (probabilmente, prima di entrare in politica, la totalità dei Mottesi). Però qualche riflessione me la deve concedere.

A beneficio di chi legge, va detto che oggi a Misterbianco si è tenuta una conferenza-dibattito sul tema della chiusura della discarica e della relativa bonifica. Una vicenda tutt'altro che chiusa e conclusa. Organizzata dai comitati No-Discarica delle comunità di Motta e Misterbianco, prevedeva l'intervento dei relativi sindaci, di tecnici del settore e di illustri personaggi come Nicolò Marino (ex assessore regionale all'ambiente).



Il sindaco di Motta, Carrà, era assente. Il presentatore prova maldestramente a giustificarlo, parlando di impegni pregressi, ma una cittadina lo smentisce immediatamente dichiarando che la sua assenza fosse legata ad un contenzioso legale e privato con il "padrone di casa", il sindaco Di Guardo. E va bene (si fa per dire). Il suo compito, caro assessore, è  quello di sostituirlo e rappresentare il comune di Motta. Le passano il microfono presentandola come "assessore ai tributi" (sottolineando il fatto che non fosse un esperto in materia di rifiuti, ma in realtà non è esperto manco in tributi, ma lasciamo perdere), lei si ripresenta come medico ed effettua il suo intervento con una tale quantità di ovvietà che non poteva non riscuotere gli scroscianti applausi dell'aula, compresi i miei. Sì, anche i miei, perchè tutto sommato sono ostinatamente fiducioso sulla bontà e buona fede degli uomini.
Certo, quando ha detto che l'amministrazione di Motta si dichiara fermamente  favorevole alla chiusura della discarica, mi sono sganasciato dalle risate. E non era tanto difficile immaginare che qualcuno tra i presenti avrebbe voluto riportare i fatti alla realtà. Come dice un mio amico "I fatti sono fermi al 14 luglio" giorno in cui Carrà diede quel famoso parere favorevole alla discarica in una conferenza dei servizi di Palermo (in realtà ci sarebbero tanti altri fatti, tutti Pro-Discarica, come il rifiuto di collaborare con gli avvocati dei comitati, ma lasciamo perdere). Ecco, l'ingrato compito è toccato a Di Guardo, ma poco importa chi fosse. Lei ha preso la palla al balzo per abbandonare l'aula.



Ora, diciamoci la verità: ma Lei pensa realmente che Carrà l'avrebbero mandata ad un evento a riscuotere applausi e consensi?! Ma manco per nulla. Se solo ci fosse stato odore di acclamazione, avremmo visto l'intera amministrazione al gran completo con codazzo di parenti vari in abito da gran galà, lecchini a fiotti in stile hooligans, ed organi di stampa amici (organi di stampa, non esageriamo). Siccome c'era odore di disfatta, hanno mandato Lei. Tanto semplice.

Il suo coraggio a presenziare in questa manifestazione va lodato. Sono sicuro che prima di partecipare avrà detto tra sé e sé: "non ho fatto nulla di male, non ho nulla da temere". Giustissimo. Lei non ha fatto nulla di male. Lei. Ripeto, L-E-I.
Però il dubbio che fosse presente in aula come fosse una foglia di fico per nascondere alla vista i peccati degli altri, è troppo forte. Troppo. Ripeto, T-R-O-P-P-O.
E dopo tutto, se ricorda bene, quando fu nominato assessore le fu mossa la stessa accusa (1), quella di essere la foglia di fico di un'amministrazione impresentabile. Un uomo per bene, da mostrare in pubblico.

Ora, questa mia visione (mia e di tanti altri) potrebbe essere frutto di serie allucinazioni, serissime allucinazioni (con l'aria che si respira ultimamente), ma se ci fosse anche un briciolo di verità, mi sento in dovere di metterla in guardia. Perchè quando un uomo per bene (ripeto, è così che la reputano i Mottesi) viene usato dal tritacarne della politica, magari solo per rifarsi la facciata, non ci perde solo Lei, ma l'intero paese.

Sono sicuro che ha capito il senso delle mie parole.
Saluti carissimi.

Carmelo Cesare Schillagi
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Nota a margine:
1) Mi lasci dire che sulla sua presenza in amministrazione pesa un dubbio mai sopito. Esiste qualcuno al mondo che per farsi operare al cuore sceglierebbe un assessore ai tributi, benché persona onesta e volenterosa? Ovviamente no. Allora perchè hanno scelto un cardio-chirurgo per occuparsi di tributi?! Lo scopriremo mai?
Allora scrissi questo breve post, nel caso le fosse sfuggito:
"Sono un po' confuso. Il sindaco dice che la nomina di Distefano ad assessore sia una nomina tecnica (e non politica come si vocifera in paese), ma Distefano dice di non avere competenze sulle deleghe assegnategli e di aver cominciato a studiare.
C'È QUALQUADRA CHE NON COSA."

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