Immagine di United Nations Photo, (Danbury, Connecticut ). |
Nel prossimo consiglio comunale di lunedì 30 luglio 2012 sarà trattato un punto che recita testualmente:
«Richiesta di convocazione di Consiglio Comunale Straordinario ed Urgente con il seguente ordine del giorno: Discarica RSU in contrada Tiritì, miasmi e pericoli per la salute pubblica, indirizzo politico e provvedimenti. Discussione.»Insomma, il consiglio deciderà se decidere. Richiederà di poter richiedere. Sembra un gioco di parole, ma non lo è. Nell'attesa che la burocrazia e la politica mottese si muovano proviamo a capire cosa è successo negli ultimi mesi a proposito della discarica di Motta Sant'Anastasia, tra possibili ampliamenti e improbabili chiusure.
L'ultima volta che il blog si è occupato della questione discarica è stata in occasione dell'incontro avvenuto negli uffici della Provincia di Catania nel settembre del 2011. Tanti interlocutori, tante belle argomentazioni, la discarica fa puzza, la discarica non fa puzza, ci sono le polveri sottili, non ci solo le polveri sottili, insomma alla fine si decide di dar vita ad un tavolo tecnico con la partecipazione di tutti gli enti coinvolti e qualche privato cittadino. Di fatti il tavolo non è mai partito e le decisioni prese in quell'occasione non hanno avuto riscontri pubblici.
L'anno passa velocemente, senza altri significativi colpi di scena. Arriviamo a gennaio 2012, l'appuntamento è per la visita pre-elettorale di Raffaele Lombardo a Misterbianco accolto da un sit-in di protesta contro la discarica. Dichiaratosi sensibile al problema, auspica una sua risoluzione entro 10 giorni. Tutti i cittadini guardano a quest'episodio con sospetto, ed ancora più sospettosi diventano nel marzo del 2012 quando improvvisamente diversi articoli di giornale annunciano "la chiusura della discarica" entro giugno 2012. Si trattava di una notizia bomba in quanto nessuno, almeno nessuno di quelli che contano o fanno politica, avevano mai ipotizzato la chiusura della discarica, semmai si erano spesi per evitare che questa si espandesse ulteriormente.
Su cataniatoday.it si poteva leggere (1):
«Dopo tante vicissitudini e proteste, la discarica di contrada Tiritì a Motta Sant'Anastasia chiuderà a fine giugno. E' l'accordo raggiunto dopo numerosi incontri tra gli amministratori dei Comuni interessati, i funzionari della Regione Sicilia e il Presidente Lombardo. L'ultimo incontro, infatti, si è tenuto lo scorso lunedì 12 marzo a Palermo. All'incontro con il dirigente generale dell'assessorato regionale all'Energia, Vincenzo Emanuele, sono intervenuti il Sindaco di Misterbianco, Ninella Caruso, l'Assessore all'ecologia Franco Galasso, il capogruppo e il segretario del Partito democratico, Massimo La Piana e Josè Calabrò, Maria Caruso, Antonino Condorelli e gli on. Lino Leanza e Nino Di Guardo.»Nella amministrative di primavera, intanto, Nino Di Guardo viene proclamato sindaco di Misterbianco. La sua posizione contro la discarica è ben nota e conosciuta, e pertanto le speranze sulla chiusura entro giugno 2012 si rafforzano ulteriormente.
Giugno passa senza ulteriori notizie, passa metà di luglio ed apprendiamo dal quotidiano La Sicilia che il lavoro dei no-discarica è tutto da rifare. Non si parla più di "chiusura", si spera appena che l'impianto non si espanda ulteriormente e si auspica un piano di bonifica. Insomma, un brusco passo indietro che riporta la discussione agli argomenti che potevamo sentire appena un anno fa negli uffici della provincia.
Per capire meglio diamo una lettura ad un estratto del succitato articolo (2):
«Entro la fine del mese (luglio ndr) la ditta che gestisce l'impianto di smaltimento dei rifiuti nel territorio di motta S. anastasia, ma a poche centinaia di metri dal centro abitato di Misterbianco, dovrà presentare un progetto per il risanamento dell'impianto che andrà ad esaurirsi con l'arrivo del mese di settembre, per evitare i miasmi che ammorbano l'aria del centro.L'estate ha fatto riesplodere le polemiche sulla discarica, non fosse altro che in questo periodo i miasmi sono particolarmente evidenti. E come se non bastasse l'impianto di smaltimento continua a conquistare terreno, nel senso letterale del termine. Sempre sul quotidiano de La Sicilia è possibile leggere dell'ultima "beffa" che la discarica ha prodotto sul nostro territorio, sul paesaggio dei Sieli (3):
Questo il primo risultato del tavolo tecnico convocato dall'assessorato regionale al Territorio e ambiente su richiesta del sindaco Di Guardo al quale hanno preso parte oltre ai rappresentanti dell'impianto e i tecnici della Regione e dell'Arpa, il sindaco Di Guardo e il presidente del Consiglio Nino Marchese.Resta per il momento senza risposta la richiesta di revoca del decreto di ampliamento della discarica per 2,5 milioni di metri cubi in contrada "Valanghe d'inverno" adiacente all'attuale sito in contrada Tiritì, avanzata dal sindaco Di Guardo e dal comitato civico "No discarica" e ulteriormente ribadita con la presentazione di una relazione tecnica alla quale ha dato il proprio contributo il prof. Aurelio Angelini dell'Università di Palermo.(...)
All'incontro è stato invitato anche il sindaco di motta S. anastasia, che però non è intervenuto facendo pervenire una nota dove chiede la documentazione di supporto a richiesta della revoca.»
«Da alcuni giorni una rete di recinzione è stata collocata lungo le creste dei Calanchi, a delimitazione della discarica di contrada Tiritì. A segnalarlo sono stati alcuni cittadini di Motta Sant' Anastasia i quali hanno sottolineato come, oltre alla recinzione, si siano materializzate sui luoghi pure delle stradelle. Una vicenda che suscita domande e curiosità tra i residenti della cittadina. Tra i primi a segnalare la questione il consigliere comunale Danilo festa, segretario cittadino del Pd.(...)E' facile capire come le posizioni dei vari enti siano particolarmente confuse e contraddittorie. La difficile situazione politica che sta attraversando la Regione Sicilia, con le prossime dimissioni di Lombardo, lascia ipotizzare che le decisioni, quelle vere, saranno rimandate a dopo l'elezione dell'ARS.
Interpellato sulla vicenda, il sindaco, Angelo giuffrida, così replica.
"Le opere in questione fanno parte di un progetto regolarmente autorizzato dalla Regione e inquadrato negli interventi di ampliamento della discarica" (...) »
Nell'attesa, la comunità misterbianchese non rimane con le mani in mano. Il comitato No-Discarica e il Partito Democratico hanno organizzato un'assemblea pubblica per il prossimo giovedì 26 luglio 2012 (vedi evento su facebook).
Adesso rimane da capire come si muoverà la politica mottese su tale argomento. L'appuntamento è per il prossimo consiglio comunale.
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Bibliografia:
1 - Daria Raiti, "Motta Sant'Anastasia: a giugno chiuderà la discarica di contrata Tiritì", cataniatoday.it, 15 marzo 2012, link.
2 - Carmelo Santonocito, "Entro la fine del mese la ditta che gestisce l'impianto di smaltimento dei rifiuti nel territorio di Motta", La Sicilia, 21 Luglio 2012, ed. Catania, pagina 45, link.
3 - Giorgio Cicciarella, "Chi ha recintato i Calanchi?", La Sicilia, 22 Luglio 2012, ed. Catania, pagina 37, link.
Vedi anche:
- La discarica di Motta dagli occhi di Nino Di Guardo
- Incontro sulla Discarica con: ARPA, Oikos, Provincia, Comuni
- La discarica al Consiglio Comunale - Aggiornamento #2
- La discarica al Consiglio Comunale - Aggiornamento #1
- La discarica al Consiglio Comunale
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