Uno dei cuccioli ospitati nel parco di via Napoli, Motta Sant'Anastasia. |
Le istituzioni passate hanno ignorato il problema quasi totalmente, basti pensare che l'unico "risultato" riportato dal vecchio consiglio comunale si è esaurito nel nobilissimo intento di far rimuovere un piccolo riparo per trovatelli nel parcheggio di via L. Pirandello.
La nuova amministrazione si è insediata da pochissimo per riuscire a risolvere il problema in maniera strutturale. Lo stesso dicasi per il consiglio comunale.
Le associazioni sono oberate di lavoro, senza uno spicciolo e in costante deficit di volontari (per chi fosse interessato, consulti l'appello dell'associazione mottese ABEA).
Chi deve occuparsi di queste emergenze? Chi deve occuparsi di trovare un tetto a questi cuccioli?
Come sempre, TUTTO è lasciato alla buona volontà dei cittadini mottesi, e con TUTTO intendiamo TUTTO: sobbarcarsi costi esosi per cure veterinarie, antiparassitari e sterilizzazione; trovare il tempo per preparare e servire il cibo ai randagi; sbattersi affinchè gli animali possano condurre una convivenza civile con gli abitanti del luogo senza rischiare di essere maltrattati o avvelenati. Insomma, un lavoro a tempo pieno.
In questi giorni abbiamo conosciuto Lucia, una ragazza che si occupa di alcuni branchi sparsi per il territorio. Ci ha mostrato i cuccioli di via Napoli, oggi in sfratto dal vicino parco a causa dei lavori di ricostruzione. La loro incolumità è continuamente a rischio. Se pensate di poter adottare o aiutare uno di questi splendidi cuccioli non esitate a contattarci.
Carmelo Cesare Schillagi
Email: cesareee@hotmail.it
Facebook: facebook.com/CarmeloCesare.Schillagi
o ABEA si occupa, con zero risorse e pochissimi volontari, da ormai quasi due anni del problema del randagismo sul territorio di Motta. Purtroppo, però, oltre all'indifferenza delle istituzioni, si è riscontrato sul territorio una scarsissima voglia di collaborazione o, forse, la gente ritiene che solo in quanto ASSOCIAZIONE, tre volontari attivi possano risolvere, sempre senza fondi e senza nemmeno aiuto da parte delle stesse persone che spesso ci hanno fatto segnalazioni per il recupero di cuccioli, il problema di un intero comune. Tenendo presente anche che i citati volontari hanno un numero considerevole di cani trovatelli in stallo a cui badare. Abea ha cercato nel tempo volontari che davvero desiderassero collaborare e l'aiuto della passata e della presente amministrazione. Una decina di giorni fa si è svolto un incontro informale con l'assessore non ancora ufficialmente designata Anastasia Di Stefano, incontro in cui abbiamo chiesto che il Comune metta a disposizione un piccolo pezzo di terreno dove sistemare temporaneamente i cuccioli recuperati, con particolare attenzione a quelli di via Napoli,in attesa di adozione e per le degenze post operatorie delle cagne che l'associazione riuscirà sterilizzare autonomamente, e presentato il protocollo d'intesa che la Regione Siciliana ha predisposto per la collaborazione tra Comuni, Associazioni e canili, che ogni Comune dovrebbe attivare. Si fa presente, inoltre, che dei 9 cuccioli nati in via Siracusa all'incirca nel gennaio scorso, 8 sono stati dati in adozione e per l'ultima cucciola, ormai divenuta grandicella, è già stata fissata la data per la sterilizzazione, proprio per evitare ulteriori nascite indesiderate. La stessa procedura era stata prevista per i cuccioli di via Napoli. Infine, apprendiamo con notevole sorpresa che la ragazza di nome Lucia che si occupa di alcuni branchi sul territorio di Motta non "sa" di essere una volontaria attiva di ABEA onlus a tutti gli effetti di legge. O, peggio, anche noi che non siamo vip cominciamo ad utilizzare le pagine dei giornali (sebbene virtuali) per comunicarci le decisioni, le più disparate! Sull' isola di Sicilia, ormai si sa, può accadere di tutto e anche il suo contrario.
RispondiEliminaMaria Grazia Sestito
Presidente Associazione Benessere Esistenza Animale Onlus