martedì 8 maggio 2012

Rifiuti - Proposte in libertà

"Trecentonovanta euro, t-r-e-cento-n-o-v-a-n-t-a-e-u-r-o, 390 e rotti"
"Sì, ma che bolletta è?"
"Nonna, ma che ne so..."
"E leggi, ci sarà scritto."
"Mmm, vediamo, vediamo... Simeto Ambiente..."
"E che cos'è?"
"Spazzatura!"
"Ma su scemi? Trecentonovanta di spazzatura?!"
"Sì, trecentonovanta per due pensionati con casa e garage..."
" ...e quando scade?"
"ehm... già scaduta!"
"#@*%$£§!!!"
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Mi trovo a mio agio nel dare le buone notizie. E spiegare che si devono uscire soldi è il mio forte, soprattutto se lo devo spiegare a due anziani che da un anno a questa parte sono costretti a vivisezionare, classificare, separare i loro rifiuti. E i fondi di caffè dove vanno? E la plastica dei "bicchieri di plastica" perché non è plastica? E così, per ore intere, ogni giorno, quasi quasi che verrebbe voglia di mangiarsi tutto, anche la spazzatura, e via. Ma tanto i 390 euro si pagano lo stesso.

Non fraintendetemi, la raccolta differenziata si deve fare, si deve fare anche se la bolletta costasse il triplo di prima. Certo, ci si aspettava qualche grandioso sconto, dopo tutta la fatica fatta. Anche perchè credo che Motta Sant'Anastasia, tra i comuni della provincia di Catania, si sia impegnata parecchio. Con un 41% di materiale recuperato si è classificata sesta tra i più virtuosi. Evidentemente non basta. Al primo posto si piazza San Pietro Clarenza con il 63%. Ma ho motivo di credere che oltre tale soglia sia impossibile andare, perchè esiste una cospicua categoria di materiali che comunque non può essere separata.

Cosa fare allora?
Un po' di tempo fa, leggiucchiando una bozza del Piano Territoriale Provinciale di Catania, il quale recepisce le indicazioni della Comunità Europea in materia di trattamento dei rifiuti, mi accorgo di un aspetto che non avevo mai considerato. Fare la raccolta differenziata non è una priorità! Mi spiego meglio. Esiste una gerarchia tra quattro interventi possibili. All'ultimo posto vi è il conferimento in discarica (da evitare come la peste); al terzo posto vi è la trasformazione dei rifiuti in energia (biomasse, termo-valorizzatori, ecc); al secondo posto si trova la nostra cara differenziata; al primo posto, aprite bene le orecchie, vi è la RIDUZIONE DEI RIFIUTI. Avete capito bene, bisogna eliminare il problema all'origine. Certo, se si dovesse ridurre la quantità di rifiuti, in molti ci rimetterebbero. Ci rimetterebbero i produttori di imballaggi; ci rimetterebbero i commercianti che ti vendono pure la busta di plastica; ci rimetterebbero coloro che trattano e raccolgo i rifiuti perché diminuisce il loro lavoro; ci rimetterebbero i gestori delle discariche, perchè non avrebbero nulla da conferire. Certo, qualche milione di cittadini ci potrebbe pure guadagnare, addirittura si potrebbe tutelare l'ambiente. Ma i poteri forti perchè dovrebbero pensare ai cittadini o all'ambiente?

Immaginiamo per un attimo che Motta Sant'Anastasia voglia andare oltre la raccolta differenziata classica, voglia ridurre la propria produzione di pattume per sentirsi una città europea a tutti gli effetti. Cosa potremmo fare? Diversi Mottesi  si sono cimentati con questa sfida. Le loro risposte ci permettono di delineare con chiarezza l'immagine di quella Motta Sant'Anastasia che tutti vorremmo.

PROPOSTE IN LIBERTA'


- Differenziata "spinta" e "consapevole"

Giuseppe Bongiorno:
«Sono uno dei pochi Mottesi che conferisce rifiuti differenziabili nell'isola ecologica di Misterbianco ( Motta ne è sprovvista ! ) perchè ci vado quasi tutti i giorni sia per lavoro sia per la mia famiglia d'origine ! Ebbene nel 2011 mi hanno decurtato ben " 24,00 " euro ! Se un cittadino mottese deve recarsi a misterbianco solo per andare al'isola ecologica con quanto costa la benzina Ti lascio immaginare i risultati ! Sono convinto che per risparmiare veramente e utilizzare l'abitudine della maggioranza dei cittadini a differenziare si debba andare con la differenziata cosidetta "spinta" per eliminare alcuni trattamenti e conferire direttamente alle piattaforme Conai . Servono delle isole a Motta dove conferire la differenziata in modo più elaborato ma certamente più efficiente! Le bottiglie e contenitori di vetro vanno lavati e conferiti senza etichette e tappi e collarini di plastica, le bottiglie di plastica vanno conferite senza collarino e senza etichette e così via . Credo che sia una strada percorribile su Motta perchè comporterebbe un "affinamento" della differenziata che già cerchiamo di fare e con l'istituzione delle isole potremmo veramente procedere ad una minore produzione di rifiuti e relativa diminuizione del conferimento a discarica ! Mi rendo conto della complessià della materia e credo che si debba approfondire al meglio.»

Giuseppe Galliano:
«Credo che l isola ecologica, dove si possono avere agevolazioni per quanto riguarda il riciclaggio, non è stata conclusa.... è logico che sarebbe fondamentale averne una perche il costo dipende anche dal fatto che quando viene raccolta la spazzatura molti sbagliano e quindi si hanno costi in piu ai vari costi oltre a quelli di gestione (ecco che è fondamentale l informazione anche per i piu piccoli cosi che anche loro possano aiutare i piu grandi)....»

Nuccio Guarnera:
«Differenziare è bello. Ci dà la possibilità di distinguere l’utile dall’inutile, il riciclabile dal disperso.
Il giusto discernimento ci permette di scegliere senza sbagliare, usando la Conoscenza, sostenuta da una profonda sensibilità, sin dal momento in cui si entra in un negozio a comprare qualcosa, in libreria a scegliere un libro, in un supermercato per riempire il carrello della spesa. Il buonsenso, sorretto da una certa competenza accresciuta tramite l’uso di libri specifici o di internet, ci permette di non “accumulare” nel nostro carrello della spesa prodotti inutili o provenienti dallo sfruttamento di bambini o dallo sfruttamento di risorse naturali o animali in via di estinzione.
Cosa contiene il proprio carrello della spesa denota l'immagine di ciò che si è.
Ad esempio…..discernere al momento che si acquista un prodotto guardando la qualità, la quantità, la provenienza, imponendo al venditore il “non uso” di un certo tipo di imballaggio (polistirolo, plastica ecc…), in questo modo il riciclabile si elimina alla fonte e si da colore, armonia e “spiritualità” anche alla nostra spesa.»
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- Ecopunto

Santo Gulisano
«Inviterei i giovani a costituire una cooperativa per la raccolta di "materiale riciclabile", volontariamente non ho usato il termine "rifiuti" ma "materiale", dovremmo guardare a questi prodotti non come un problema, bensì, come una risorsa. esiste la possibilità di costituire un eco punto in cui i cittadini vanno a "vendere" i loro materiali da riciclare, attualmente possono avere in cambio beni alimentari di prima necessità, si tratta di beni prodotti di buona qualità venduti alla spina, ovvero senza imballi e senza sprechi. se non ricordo male ogni 7 chili di carta si può avere un chilo di pasta o di legumi per maggiori informazioni http://www.ecopunto.eu/»
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- Case dell'Acqua

Margherita Aiello:
«L'installazione, nelle aree pubbliche, di impianti (cosiddette"case dell'acqua") di distribuzione di acqua potabile, alimentati dalla rete idrica comunale, rappresenta un sistema efficace di riduzione a monte dei rifiuti provenienti dall' imbottigliamento dell'acqua minerale, inquadrandosi nel più ampio progetto di riduzione degli imballaggi. Il tutto si traduce in una minore spesa da parte dei consumatori per l'acquisto di acqua minerale, nella diminuzione dei costi di smaltimento dei materiali e, per di più, in un significativo beneficio per l'ambiente e la salute dei cittadini.»
www.riducimballi.it (video presente sul sito)


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- Dépliant informativo

Carmelo Cesare Schillagi :
«Sarebbe bello se il Comune, mostratosi sensibile all'argomento, spiegasse ai propri cittadini come ridurre la propria produzione di rifiuti, quali sono le buone norme di comportamento, diritti dei consumatori, il modo migliore di "riutilizzare" prima che riciclare. Un bel fascicoletto colorato sempre da tenere a portata di mano.»

Margherita Aiello:
«Molteplici le iniziative finalizzate alla riduzione dei rifiuti che potrebbero essere intraprese, seguendo l'esempio virtuoso di altri comuni italiani, nell'ambito del nostro territorio. Ritengo che una sapiente campagna di sensibilizzazione, mediante la creazione di opuscoli informativi, costituisca la premessa indispensabile per minimizzare i consumi contrastando così la cultura del monouso.»
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- Disincentivazione di imballaggi e prodotti "Usa e Getta"

Santo Gulisano:
«In spagna ho pagato 10 bicchieri di plastica 3,5 euro qua 100 costano 80 centesimi e spesso meno... pensate che gli spagnoli usino quotidianamente questi "oggetti" come si fa in Italia in molte famiglie?
Dovrebbero essere molto più diffusi i negozi "alla spina", dove i prodotti vengono venduti senza imballaggi.»
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- Vuoto a rendere

Nuccio Guarnera:
«A Berlino, il contenitore vuoto delle bevande, in plastica o in vetro, tra l’altro molto alto come costo, viene reso al venditore per riavere la somma di denaro lasciata come cauzione. In questo modo chiunque, si sente “costretto” a recuperare il vuoto per recuperare la somma lasciata in deposito. Allargando questa pratica ad altri prodotti, tipo cartoni di imballaggio o polistirolo ecc…, si elimina alla fonte grandissima parte di spazzatura.
Sarebbe anche interessante spingere all’uso di contenitori riusabili per fare la spesa intervenendo nelle famiglie per promuovere questa proposta, nelle scuole, organizzando incontri con famiglie che già vivono questa esperienza, nei centri sociali esistenti in paese, nei bar invitandoli a predisporre propri contenitori differenziati, nelle parrocchie, nei gruppi scout, sportivi.
….ovviamente, spingere per la creazione in paese di un isola ecologica dove ognuno possa differenziare i propri rifiuti, è indispensabile.»
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- Recupero del cibo per l'alimentazione degli animali.

Carmelo Cesare Schillagi:
«Capita spesso di ritrovarsi in casa con alimenti ormai non più adatti all'alimentazione umana come pasta scaduta, rimasugli di pasta, pane secco, cereali e legumi attaccati da qualche insetto. Lo spreco è una pratica che tutti vorremmo evitare, ma quando questa riguarda il cibo diventa addirittura odiosa. Chi possiede in casa animali domestici riesce a limitare questi sprechi al minimo; altri volenterosi raccolgono tali alimenti per darli ad amici e parenti che possiedono cani, gatti o piccoli allevamenti. Tuttavia, non è sempre facile.
Si potrebbe prevedere la raccolta degli alimenti “secchi” da donare a canili o altre associazioni che lavorano con degli animali. Si potrebbe pure affidare la raccolta a dei privati cedendogli la possibilità di utilizzare il materiale raccolto per i propri allevamenti. Nelle città più grandi questo meccanismo viene attivato anche per il recupero del cibo già cotto, ad esempio: scarti delle pizzerie e dei ristoranti; recupero degli alimenti prodotti nei panifici, nelle gastronomie, nelle tavole calde e non più vendibili come "freschi"; recupero degli alimenti in scadenza presso i supermercati.»
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- Ri-Uso creativo

Carmelo Cesare Schillagi:
«Sono innumerevoli prodotti che transitano nelle nostre case per poco più di qualche giorno. Sono prodotti che passano dal supermercato direttamente al cestino dell'immondizia: confezioni di cartone, bottiglie di plastica, barattoli di vetro o alluminio, lattine ecc. ecc.. Il loro recupero tramite raccolta differenziata produce ulteriore inquinamento e spreco di energie.
Pensiamo al riciclo di un barattolo di vetro.
Lo devo lavare: spreco acqua ed energia ed inoltre inquino con il sapone.
Lo devo trasportare: inquino e spreco energia.
Lo devo fondere: inquino e spreco energia.
E cosa ottengo alla fine? Un barattolo di vetro identico al precedente con una plusvalenza di inquinamento e spreco. Questo ci fa capire come il riuso immediato possa rivelarsi una soluzione addirittura migliore del riciclo stesso.
Avete mai pensato a quale possa essere la seconda vita di una bottiglia di plastica? Ecco qualche esempio. Le immagini sono state scattate a casa dei miei nonni.»



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- Sapone tradizionale

Carmelo Cesare Schillagi:
«I nostri nonni erano esperti nella produzione di sapone artigianale con scarti di olio d'oliva. Oggi la tecnologia e la conoscenza ci aiutano non poco e ci permettono di produrre prodotti sicuri e gradevoli. Con un litro di olio di oliva extra vergine da supermercato e con qualche centinaio di grammi di soda caustica si ottiene circa un kilogrammo di sapone adatto al corpo e al viso (10 saponette circa). Da questo, infine, si possono ottenere dai 5 ai 10 litri di sapone liquido. Con qualche euro riuscirete ad ottenere il sapone che utilizzerete in un anno. In questa maniera eviterete di acquistare decine e decine di dispenser e flaconi di plastica ed i relativi imballaggi. Gli ingredienti utilizzati sono particolarmente eco-friendly: inutile spendere parole sull'olio d'oliva; la soda caustica viene prodotta partendo dal sale marino e dà come prodotto di "scarto" quella sostanza che conosciamo sotto il nome di candeggina. L'assenza di profumi, agenti schiumogeni e altre diavolerie chimiche rende il sapone tradizionale particolarmente biodegradabile.
Con la stessa identica procedura, ma con oli meno nobili, è possibile produrre ottimo sapone per il bucato sia solido che liquido.»
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- Regolamentazione del volantinaggio.

Carmelo Cesare Schillagi:
«Il comune potrebbe regolamentare la diffusione della pubblicità cartacea che invade le nostre cassette delle lettere. Perchè devo riceve 4 o 5 volte in un mese la pubblicità di uno stesso negozio? Perchè si devono lasciare interi malloppi di carte in case abitate da una o due famiglie? Ultimamente consegnano i foglietti avvolti in una pellicola di plastica ed accompagnati da un foglio di carta che dice di smaltire tutto correttamente: fulgido esempio di come moltiplicare la spazzatura per 3. Non solo questa pubblicità mi infastidisce, me la ritrovo sparsa per strada, ma devo pure pagare per il suo smaltimento.
Magari il comune può mettere una tassa su questa pubblicità, limitarne la diffusione, impedire che vengano messi i rivestimenti in plastica. Insomma qualcosa si potrà fare...»
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E tu? Hai delle proposte interessanti? Commenta il post!

Approfondimenti:
cinemambiente.it - "Il Festival CinemAmbiente nasce a Torino nel 1998 con l’obiettivo di presentare i migliori film ambientali a livello internazionale e contribuire, con attività che si sviluppano nel corso di tutto l’anno, alla promozione del cinema e della cultura ambientale."
borsarifiuti.com - Con il termine "Borsa dei Rifiuti" si indica un generico luogo dove domanda e offerta si incontrano nell'acquisto di materiali di scarto. Hai intenzione di costruirti una casa in bottiglie di vetro, ma non sai dove trovarle? Questo sito potrebbe fare al caso tuo!
coreve.it - Consorzio per il recupero del vetro. Contiene le regole d'oro per il riciclo del vetro.
corepla.it - Consorzio per il recupero della plastica. Buone indicazione per il riciclo delle plastichE.
comieco.org - Consorzio nazionale per il recupero degli imballaggi a base cellulosica.
ecozoom.tv - "Ecozoom.tv è la prima community di tutti quelli che hanno trovato il modo per risparmiare energia, per diffondere la cultura del riuso, per creare prodotti amici dell’ambiente."
moduli.it - Modulo precompilato per la denuncia di una discarica abusiva alle autorità competenti. Scarica il modulo qui.
lexambiente.it - Rivista giuridica online sui temi ambientali.
terranews.it - Portale di ecologia online.

Eco-Idee:
- saponando.it - Negozi che vendono detersivi alla spina, con localizzazione su mappa.
biodetersivi.altervista.org - Guida ai detersivi fai da te.
milkmaps.com - Mappa italiana dei distributori alla spina di latte crudo.
petra-dura.blogspot.it - Elenco di siti per il riciclo creativo

Associazioni:
comunivirtuosi.org- "I Comuni che aderiscono all’Associazione Comuni Virtuosi ritengono che intervenire a difesa dell’ambiente e migliorare la qualità della vita, e tutelare  i Beni Comuni, intesi come beni naturali e relazionali indisponibili che  appartengono all’umanità, sia possibile e tale opportunità la vogliono vivere concretamente non più come uno slogan, consapevoli che la sfida di oggi è rappresentata dal passaggio dalla enunciazione di principi alla prassi quotidiana." Vedi anche il progetto dei comuni virtuosi denominato "Porta la Sporta".
rifiutizerosicilia.it - Sito ufficiale dell'associazione Rifiuti Zero Sicilia.
palermo.rifiutizerosicilia.it - Sito ufficiale dell'associazione Rifiuti Zero Palermo.
rifiutizerotrapani.blogspot.it - Sito ufficiale dell'associazione Rifiuti Zero Trapani.
greenpeace.org - Sito ufficiale di GreenPeace Italia, associazione attiva nella salvaguardia del nostro pianeta.
legambientesicilia.it - Sito ufficiale di Legambiente Sicilia, associazione in difesa del nostro patrimonio naturalistico.
wwf.it - Il sito della celebre associazione in difesa degli animali e del loro habitat.

1 commento:

  1. L'idea di aprire un "EcoPunto" è straordinaria!! sono d'accordo...c'è qualcuno che vuole aderire all'iniziativa? parliamone...

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