Giorno 13 marzo 2012 sul gruppo facebook del Centro Giovanile di Motta Sant'Anastasia ho pubblicato il seguente post:
SEGNALATE I DISSERVIZI DELL'AST
Visto che l'AST ha avuto l'accortezza di lasciarmi a casa ne approfitto per fargli guerra. Il servizio di trasporto pubblico a Motta non funziona, c'è ben poco da fare e nell'ultimo periodo tenta di superare nuovi ignominiosi record. Le corse saltate si sprecano (poi in orario non-scolastico non ne parliamo); il ritardo per molti autisti è una sorta di prassi; l'anticipo è d'obbligo per gli autisti che di sera fanno le tratte da Motta verso Catania (mischini, s'ana ricogghiri a casa, o no?); i percorsi tra Misterbianco e Catania cambiano con una certa regolarità e seguono tragitti irreali (le fermate di conseguenza cambiano continuamente) ; molte vetture sono delle trappole di lamiera arrugginita. A questo si aggiunge la beffa: il prezzo del biglietto è aumentato ma in compenso è quasi impossibile trovarlo nei tabaccai. Hanno avuto la brillante idea di disabilitare alcune corse fondamentali (tipo 9:15) nonchè il servizio reclami con call center, quindi se l'autobus non passa non vi rimane che sbattervi la testa su un muro. Tutto questo potrebbe rientrare nel quadro clinico di un'azienda di trasporti semplicemente incapace, come molte altre se ne trovano in Sicilia e in Italia. Ma se siete veri Mottesi, sapete che l'AST eccelle in quanto a nefandezze e non teme rivali. Gli autisti ormai fumano a bordo della vettura senza neanche l'accortezza di tenere un mezzo finestrino aperto; parlano quasi sempre al cellulare (e sottolineo il quasi sempre), anche con i funzionari della loro stessa azienda; si infastidiscono per una domanda e rispondono male (a volte umiliandole) alle persone anziane. E fin qui, qualcuno potrebbe pensare che si tratti di semplice maleducazione personale. Poi ci sono gli innumerevoli casi in cui la bestia umana prende di mira l "AMICO BELLO" così di solito si rivolgo ai numerosi passeggeri di colore che risiedono tra Motta e Misterbianco. Ho visto cose assurde nei loro confronti fino all'ultima volta che sono sceso a Catania, una settimana fa. Per fortuna che si difendono bene da soli, ma non sono mancate le occasioni in cui io o altri passeggeri abbiamo dovuto prenderne le difese.
Quindi? Quindi ho messo un box nel mio blog per segnalare ogni disservizio causato da questa simpatica azienda in modo da tenere il polso della situazione e capire qual è la portata del fenomeno. In base ai risultati vedremo come agire e come far sentire la nostra voce. Fate le segnalazioni con giudizio ed esclusivamente con informazioni veritiere.
(ps: sottoscrivo e firmo ogni singola parola di quanto ho scritto, sapete meglio di me che è tutto vero.)
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Da quel post sono passati ben 10 giorni e a mio malgrado ho dovuto rilevare che la questione sembrava non interessare minimamente i ragazzi, i giovani che ogni giorno utilizzano l'autobus come mezzo di trasporto, tanto che sul blog non è stato segnalato alcunché. Il sospetto di aver esagerato si è impossessato di me in questi giorni, poi fortunatamente sono andato ad una seduta del Consiglio Comunale di Motta è ho appreso che qualcun altro condivideva la mia visione e che qualcosa si era mossa nonostante la pigrizia, chiamiamola pigrizia, dei ragazzi (per inciso, in altri paesi siciliani i ragazzi sono andati ad occupare il proprio comune difronte all'ennesimo disservizio dell'azienda trasporti).
Nel tentativo estremo di riassumere la vicenda potremmo dire che il consigliere Consoli ha sollecitato l'amministrazione ad occuparsi dei disservizi AST ottenendo come risposta quella del vicesindaco Zuccarello che affermava di aver provveduto, nei giorni precedenti, ad inoltrare ben tre denunce agli organi competenti: la prima all'indirizzo dei Carabinieri per sospensione di servizio pubblico; la seconda denuncia al Prefetto di Catania (credo) e la terza non ricordo. Ad ogni modo di denunce si parlava e di sospensione di servizi pubblici, quanto basta per iniziare ad affrontare correttamente il tema AST. Ho appreso in quell'occasione, ma forse fuori dall'aula consiliare, che uno dei contenuti principali delle denunce fosse l'estromissione dell'azienda AST a favore di qualche altra società di trasporti pubblici più competente. Insomma, un bel calcio nel culo.
Il vicesindaco ha inoltre riferito che l'AST si giustifica dicendo che i disservizi sono causati dalla mancanza di fondi per l'acquisto del carburante. A tal proposito ripropongo un mio commento già postato su facebook:
in un articolo l'AST si difende dicendo che gli mancano i soldi perchè i comuni non pagano, ma mi chiedo quanto si debba pagare affinchè i loro autisti da razzisti e cafoni si trasformino in persone civili. Cara AST, non è solo questione di soldi!!!
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Rimane da fare un'ultima cosa, ovvero farvi leggere l'articolo di giornale segnalatomi dal consigliere Festa apparso qualche giorno fa sulle paggine del quotidiano La Sicilia:
Continuate a segnalare, continuate a denunciare. Giovani, madri di famiglia, amministratori: siamo tutti chiamati ad intervenire!
LA RABBIA NEI PICCOLI COMUNI
Martedì 20 Marzo 2012 - Il Fatto, pagina 5 - La Sicilia
Catania. Da San Giuseppe Jato a Floridia, passando per Siracusa, Augusta, Ragusa, Mascalucia, Pedara, Motta Sant'Anastasia. Decine di centri - grandi, medi e piccoli - di tutta la Sicilia accomunati dal medesimo copione: disservizi nel trasporto pubblico, manifestazioni di massa dei cittadini in municipio. E i sindaci, assolutamente incolpevoli ma spesso naturali destinatari di ogni protesta, che scrivono all'Ast e alla Regione. Tutti la stessa cosa: pendolari, studenti e anziani appiedati per corse tagliate senza alcun preavviso, orari concepiti per il trasporto scolastico sempre meno rispettati, pessima qualità dei servizi e delle fermate. I primi cittadini, sollecitati anche da numerosi comitati spontanei, vergano segnalazioni su segnalazioni denunciando «un disservizio intollerabile» con annesse richieste di «urgenti provvedimenti» indirizzate «a chi di competenenza». Sono tante e identiche fra esse - nella disperata ovvietà di chi vuole risolvere un problema della propria comunità - che magari l'Anci (l'Associazione nazionale dei comuni italiani) potrebbe distribuire un "modulo prestampato" alle centinaia di sindaci siciliani che vogliono scrivere all'Ast.
A boccheggiare sono anche i servizi urbani, come denunciato dai cittadini e dagli amministratori di Gela, di Augusta (drastica riduzione delle corse) e di altre città che non hanno una propria azienda municipalizzata.
Ma a soffrire di più sono i collegamenti da e per i centri più piccoli. Negli scorsi giorni, tanto per fare uno dei tanti esempi, a Mascalucia un gruppo di abituali utenti dell'Ast s'è rivolto al sindaco: «Le corse per Catania sono diventate un terno al lotto: improvvisi cambi di itinerario, fermate saltate, interruzioni del servizio con tratte soppresse». Il primo cittadino ha subito scritto all'Ast e al governatore Raffaele Lombardo «per porre fine ai disagi di anziani e studenti». Proprio come ha fatto il collega motta S. Anastasia, denunciando che «il 13 marzo è stato interrotto il pubblco servizio di collegamento con Catania senza alcun preavviso né all'amministrazione comunale né agli utenti». Stessa cosa a Pedara, dopo che il sindaco ha ricevuto una delegazione di genitori inbufaliti per le disavventure dei loro figli studenti. A Floridia i ragazzi usano una bella citazione: ogni mattina «è come aspettare l'attimo fuggente» per inseguire l'ultima corsa disponibile. Complimenti per il sense of humor.
Ma. B.
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Approfondimenti:
1) - Giorgio Cicciarella, "Motta: lettera del sindaco «Urgono provvedimenti»", La Sicilia, edizione catanese, Venerdì 16 Marzo 2012, pagina 39, link.
2) - Carmelo Santonocito, "Studenti appiedati", La Sicilia, edizione catanese, Sabato 17 Marzo 2012,pagina 42, link.
se i comuni pagassero, i pullman non resterebbero senza carburante ed espleterebbero normalmente i servizi...conoscete, anche approssimativamente l'ammontare dei crediti che l'azienda AST avanza dalla regione e dai comuni? prima di parlare male degli autisti, facciamo un esamino della situazione...a Palermo gli autisti AST per non lasciare i pendolari a piedi hanno dovuto fare il pieno ai bus di tasca propria...spezziamo una lancia anche a favore di chi si spacca di lavoro e di sacrifici, chiaro?
RispondiEliminama perchè la gente non si firma quando scrive dei commenti?
RispondiEliminache si fa, si cambia discorso?
EliminaCapisco di essere di una provincia diversa, ma alcune cose non cambiano.
RispondiEliminaOggi l'autista della line Tra Vicari e Castronuovo di sicilia ha deciso che era inutile aspettare 20 Minuti C.ca i passeggeri e quindi con lodevole spirito di iniziativa ha lasciato "a piedi" alle 14.02 i passeggeri Tra cui IO convinti ( poveri illusi ) che sono andati alla fermata in orario (partenza prevista 14,20 ). La cosa simpatica è che non si trova nemmeno un ufficio dove fare reclamo. A proposito se qualcuno conosce il giusto iter, magari si possono chiedere i danni.
Ignazio Piazza