Le nostre valutazioni si sono fondate su dati concreti e facilmente computabili e calcolabili. Abbiamo dovuto tralasciare le scelte strettamente politiche in quanto ciò che per un consigliere può essere motivo di vanto per altri potrebbe essere motivo di vergogna (ad esempio l'approvazione del piano particolareggiato della zona c, per dirne una); inoltre, per noi sarebbe terribilmente difficile stabilire chi abbia ragione tra le parti.
I parametri valutati sono 10 e sono stati raggruppati in 3 categorie: Qualità Interventi, Comportamento e Capacità Politica. Ogni parametro vale al massimo un punto, per un totale di 10. Ogni categoria possiede un moltiplicatore, ovvero un coefficiente che regolarizza i risultati. Ad esempio, un consigliere che risulta essere un ottimo oratore (qualità interventi) viene penalizzato se parla raramente o mai, con un apposito moltiplicatore. Alla stessa maniera esiste un moltiplicatore che penalizza quei consiglieri che, sebbene abbiano un ottimo comportamento in aula, risultano spesso assenti. Nella sezione calcolo dei voti potrete approfondire l'algoritmo di calcolo e valutare se i singoli voti attribuiti risultano veritieri o meno.
Le valutazioni (eccetto alcuni parametri della capacità politica) fanno riferimento al periodo 2013-2014; è importante specificare questo arco temporale perchè alcuni consiglieri hanno modificato i loro comportamenti nel corso dell'ultimo anno.
Dalla classifica sono stati tirati fuori i nomi del consigliere Pesce, subentrato da poco, e del presidente Carrà, in quanto figura superpartes che non può essere valutata con gli stessi parametri adottati per i semplici consiglieri.
Non rimane che augurarvi buona lettura!
__________ Classifica con Voti __________
Le posizioni in classifica sono state generate dal calcolo, dai punteggi sui vari parametri che troverete riassunti in tabella. Le descrizioni, invece, sono state scritte per accompagnare i risultati e raccontare brevemente le peculiarità dei consiglieri.
1° posto - VIRGILLITO MARIO (8,2 pt su 10)
Profilo basso e tanto lavoro per il primo della classifica. Dall'aspetto impacciato e sempre sommerso da mille cartacce, sa destreggiarsi negli anfratti più oscuri della contabilità comunale, diventando il riferimento del gruppo di Autonomia Mottese in fatto di bilancio comunale. Eletto con 65 preferenze in una lista satellite di AM, è alla sua seconda legislatura. Unitamente ai suoi colleghi è passato dalla maggioranza all'opposizione, dove è poi stabilmente rimasto votando le due mozioni di sfiducia a Giuffrida. L'aspetto mite non deve ingannare: quando stuzzicato risponde a tono ed in alcuni casi ha votato in disaccordo al proprio gruppo mostrando indipendenza di pensiero.
Come gli altri membri del suo gruppo, ha guadagnato punti in classifica da quando ha deciso di fare opposizione in aula, piuttosto che facendo cadere il numero legale per bloccare i lavori. Molto disponibile nel dialogo con i cittadini e nel fornire gli atti del consiglio. Il numero di assenze, poco superiore alla media del suo gruppo, non gli ha permesso di prendere il massimo voto (ma considerato il lavoro di studio che fa fuori dall'aula, gli si può perdonare). Bravo!
2° posto - FESTA DANILO (8,00 pt su 10)
Meritato secondo posto per l'enfant prodige della politica mottese. Con 66 voti di preferenza ottiene l'opportunità per il suo debutto in consiglio, tra le fila del PD,divenendo in breve il volto della sinistra a livello locale. Da qualche anno è passato all'opposizione e ha votato conseguentemente le mozioni di sfiducia a Giuffrida. Non ha potuto contare su un gruppo consiliare stabile, tanto che alla fine è dovuto convergere con Schillaci, condizione che gli permette di continuare ad accedere alle commissioni consiliari e, quindi, lavorare.
Sempre presente, preparato, buon oratore, conosce ed approfondisce tutti gli atti che passano in aula. Formula spesso domande ai tecnici, si fa promotore di emendamenti correttivi alle delibere, produce segnalazioni ed interrogazioni. Non si può trascurare il suo impegno "anti-discarica" profuso dentro (e fuori) l'aula.
Ha un buon rapporto con i cittadini presenti in consiglio e non si risparmia nel dare chiarimenti o fornire materiale. Non si può dire lo stesso del rapporto che intrattiene con i suoi colleghi consiglieri, che tratta con una certa arroganza (motivo che gli è costato il primo posto in classifica) e alla stessa maniera viene ricambiato.
Il futuro è roseo (forse rosso).
3° posto - CUSCUNA' GIUSEPPE (7,80 pt su 10)
Eletto con 39 voti di preferenze nel gruppo di Autonomia Mottese, ha legato la sua attività politica a quella del gruppo stesso. Una volta transitato in opposizione con AM, ha votato le due mozioni di sfiducia al sindaco con coerenza. In aula non si è distinto per particolari pregio o difetti, ma è l'esempio lampante che lavorando stabilmente con i propri colleghi si può riuscire a dare il proprio contributo senza troppi clamori. L'unione fa la forza, dicono, e Cuscunà ha beneficiato di questo "effetto trascinamento" che lo ha portato sul podio.
Si presenta bene, sa tenere un discorso in aula, forse un pizzico polemico con gli avversari. Avendo un capogruppo (Occhipinti) che fa il capogruppo, si è dovuto mantenere sempre un passo indietro, forse più di quanto dovuto.
Un terzo posto di incoraggiamento. Vamos!
4° posto - FASSIOLO CANDIDA (7,4 pt su 10)
Ottimo risultato per la Fassiolo. Dimostra di conoscere bene le pratiche che passano in aula, soprattutto quelle relative alla seconda commissione permanente di cui è presidente. Rivolge domande ai tecnici, formula proposte e soluzioni, riesce a dialogare con gli altri gruppi consiliari (a differenza del suo capogruppo Iuculano) e si dimostra disponibile al dialogo con i cittadini presenti in aula. Eletta con 127 preferenze, permane nel suo gruppo di origine, il PDL, all'opposizione, ma vota contro le due mozioni di sfiducia al sindaco Giuffrida al grido di: "lo avete votato, adesso ve lo tenete". Ha sofferto un po' il maschilismo dell'aula, soprattutto quando non si è allineata al volere del suo gruppo, ma senza scomporsi più di tanto.
Peccato per le assenze (non pochissime) e per gli abbandoni dell'aula prima del termine delle sedute (veramente eccessivi). Poteva tranquillamente aspirare al podio.
5° posto - OCCHIPINTI CARMELO (6,5 pt su 10)
Eletto con 125 voti di preferenza è il leader indiscusso del più grande gruppo consiliare dell'aula, Autonomia Mottese. Dimostra di saper gestire al meglio il proprio gruppo, sia nella suddivisione dei lavori che nei difficili passaggi consiliari (da maggioranza ad opposizione). E' famoso per i commenti e le stroncature ai progetti dell'amministrazione, sempre alla ricerca dell'inganno nascosto e delle carte segrete (tra tutte si ricorda la nota A.R.P.A. sulle polveri sottili della discarica, che generò un vero e proprio caso politico). Non è un caso che il suo gruppo si sia fatto promotore di entrambe le mozioni di sfiducia a Giuffrida.
Nell'ultimo anno ha recuperato un sacco di posizioni (virtuali) in classifica, abbandonando la consuetudine di far cadere il numero legale come strumento per fare opposizione.
Battagliero, fin troppo. Eccede spesso nelle nei toni (non sempre per necessità) e quando ha di fronte il sindaco "i vuci si sentunu da cchiazza".
6° posto - PELLEGRINO IVAN (6,40 pt su 10)
Arriva in consiglio comunale con 115 preferenze nel gruppo di Scelta Giovane e guadagna la prima sufficienza della classifica. Indole da leader, ha raccolto attorno a se diversi consiglieri, rimanendo sempre in opposizione, a parole almeno. Infatti ha votato favorevolmente la prima mozione di sfiducia al sindaco, ma lo ha salvato dalla seconda.
Si presenta abbastanza bene e sa reggere i discorsi in aula. Sebbene più attivo nella prima parte della legislatura, il suo impegno è andato scemando fino a limitarsi alle segnalazioni per l'ordinaria manutenzione. Considerando che in aula Pellegrino è l'unico rappresentante "ufficiale" dello sconfinato mondo politico che gravita attorno a Capuana (noto politico locale, futuro candidato sindaco), ci si aspetterebbe un impegno decisamente maggiore.
7° posto - NICOSIA DOMENICO (5,75 pt su 10)
Entra in consiglio come surrogante grazie alle 77 preferenze ottenute nel gruppo MPA, ma si colloca sin da subito vicino a Pellegrino con cui formerà un gruppo "di prova" per le future amministrative (con il temporaneo supporto di Fisichella).
Giovane, garbato nei modi, è famoso per le segnalazioni relative all'ordinaria manutenzione del paese, ma il suo contributo in aula si esaurisce qui. Idee confuse sulla coerenza: eletto in maggioranza, poi passa in un gruppo di opposizione, ma salva il sindaco dalla mozione di sfiducia 2013.
'So ragazzi.
8° posto - SCHILLACI MARIA SANTINA (5,00 pt su 10)
Perchè esprimere un concetto in 2 minuti quando puoi fare interventi di ore ed ore? E perchè fare un solo intervento quando puoi chiedere la parola decine di volte, e se il presidente del consiglio te lo fa notare "apriti cielo"?
Eletta in MPA con 117 voti, si è trovata da sola dopo l'esplosione del partito a livello regionale. Ha costituito un gruppo di opposizione con i consiglieri PD (Festa e Scuderi). Ha votato entrambe le mozioni di sfiducia al sindaco Giuffrida. Le centinaia di interrogazioni e le sue bacchettate all'amministrazione passeranno alla storia.
Vice presidente del consiglio, è preparata, studiosa, impegnata, conosce il regolamento del consiglio a memoria, ma a volte dimostra che "u supecchiu e comu u mancanti".
9° posto - RESTIFO FRANCO (5,00 pt su 10)
Eletto con 61 preferenze nella lista Primavera, è indubbiamente il miglior oratore del consiglio comunale: calibra i toni, parla a braccio, enfatizza le parole. Questa sua dote gli risulta fondamentale per sostenere le tesi più artefatte e contraddittorie. E alla fine di ogni discorso sembra avere ragione lui. Ma il vento soffia, soprattutto per colui che ha dichiarato che "la politica è mutevolezza".
Eletto in maggioranza, poi opposizione, poi ancora maggioranza, ha bocciato entrambe le mozioni di sfiducia al sindaco: in tutto questo tumulto di coscienza ci esce un bell'assessorato (ma va?!).
E' solito inebriare il consiglio con gli olezzi floreali del suo sigaro, ma se qualcuno glielo fa notare vi risponderà: "posso fumare dentro o fuori dalla porta, cambia solo un metro, ed un metro di differenza può bloccare il fumo?". Ecco, il maestro delle tesi impossibili...
10° posto - CARUSO PAOLO (4,50 pt su 10)
Eletto tra le file del PDL con 55 preferenze è subentrato di recente in consiglio. Non ha avuto manco il tempo di ambientarsi in aula che il suo capogruppo, Iuculano, lo ha licenziato senza troppe storie e con valore retroattivo: "non è mai stato del nostro gruppo".
E' sembrato sempre molto suscettibile "alle tiratine di giacca" che di sovente accompagnano le votazioni a carattere politico, ma lui si difende: "non sono manovrabile". Ha terrore delle votazioni: la sua manina si alza e sia abbassa senza pace, ammesso che non sia già uscito dall'aula o ammesso che non fosse del tutto assente come per la mozione di sfiducia al sindaco del 2013.
In ogni caso, il suo contributo in aula è limitato alla segnalazione di qualche buca e poco altro.
Una storia triste.
11° posto - BELLIA ANTONIO (4,15 su 10)
Una storia 'ggiovane. E' stato eletto in opposizione con Scelta Giovane con 114 preferenze; poi è passato nel gruppo di Autonomia Mottese in cui sembrerebbe aver beneficiato di "rendita politica", derivata dal permanere nel più grande gruppo consiliare; in fine si è dichiarato indipendente. Ha votato favorevolmente per entrambe le mozioni di sfiducia.
Generalmente inattivo, parla raramente, ma quando capita è capace a farsi prendere in considerazione e a far valere le proprie idee.
Il ragazzo ha le capacità, ma non si applica.
12° posto - LUCA ANTONINO (4,00 su 10)
Difficile giudizio per il capogruppo del exMPA eletto con 118 voti di preferenza. Diffcile perchè, nonostante sia uno dei triumviri del consiglio mottese, si fa fatica a riconoscere il suo contributo allo sviluppo delle attività consiliari. La sua figura è strettamente legata al disastro amministrativo del sindaco Giuffrida, in quanto, per molto tempo ha gestito l'unico gruppo di maggioranza. L'MPA gli esplode nelle mani quando decide di eliminare la collega Schillaci dal gruppo, cambiando nome (si passa da 4 a 3). Successivamente si dimette il consigliere Drago (da 3 a 2). Rimane da solo con Cantone, ma i loro voti si dividono nel momento di votare la sfiducia 2013. Luca vota contro il sindaco, finendo all'opposizione.
Un uomo solo. Non gli rimane che sbraitare. E lo fa.
13° posto - IUCULANO GIACOMO (3,00 pt su 10)
Il maestro della polemica e degli attacchi. Non gli piace proprio essere criticato, ma adora criticare. Eletto tra le fila del PDL con 102 preferenze a parole è rimasto in opposizione, ma nei fatti ha contribuito a mantenere in vita l’attuale amministrazione. E’ stato Assessore per un giorno nella giunta a cui si è dichiarato ostile. Ha votato contro per entrambe le mozioni di sfiducia al sindaco Giuffrida (alla faccia dell’opposizione).
Nella classifica è 13°, ma per polemica e incoerenza merita una medaglia a parte.
14° posto - SCUDERI ANDREA (3,00 pt su 10)
Poco tempo in aula per il consigliere surrogante Scuderi, ma abbastanza per farsi conoscere. Incapace a rimanere in aula per più di 10 minuti consecutivamente (la sigaretta chiama, si fotta il consiglio), è noto per gli accesi interventi su argomenti come royalties e scuola media, che ripete periodicamente, sempre alla stessa maniera, come un mantra, dimostrando di non conoscere bene i fatti che si sono succeduti in aula negli ultimi anni.
E' stato eletto in un gruppo di maggioranza, il PD, con soli 34 voti, ma appena entrato in consiglio è transitato in un gruppo d'opposizione (in cui è rimasto emarginato), per poi dichiararsi indipendente. Ha dato la fiducia al sindaco nella mozione del 2013.
Tutto fumo.Tanto fumo. Troppo fumo.
15° posto - CANTONE LUCA SEBASTIANO (2,6 pt su 10)
Non vede, non sente e non parla. Ci si chiede quale sia la sua funzione all'interno del consiglio. In quelle rarissime volte in cui ha aperto bocca, il presidente del consiglio ha dovuto chiedergli di ripetere quanto esposto, perchè non riusciva a capirlo. E' stato eletto nella lista Roccasalva Sindaco, con 53 preferenze. E' rimasto permanente in maggioranza, bocciando entrambe le mozioni di sfiducia a Giuffrida, ma non ha lesinato con i passaggi di gruppo, in MPA e successive trasformazioni. Per molto tempo è stato un semplice sottoposto alle volontà del suo capogruppo, consigliere Luca, anche se in occasione della sfiducia 2013 sembra abbia scalciato contro il proprio padrone.
Trasparente (nel senso che non si nota) ed utile come il buco dell'ozono.
16° posto - MORINA GIOVANNI (2,50 pt su 10)
Fortunati coloro che hanno avuto il privilegio di poter ascoltare la sua voce perchè, in aula, non ne avrete il piacere. A questo, aggiungete in fatto che si tratta di un capogruppo. Eletto nella lista Primavera, poi Quadrifoglio, con 60 preferenze, subentra da surrogante. La sua breve esperienza non gli impedisce di provare l'ebbrezza del salto della quaglia, da maggioranza ad opposizione. Si astiene alla prima sfiducia contro Giuffrida, ma vota favorevolmente la seconda. Allineato, o forse sarebbe meglio dire sottoposto, alle scelte del suo collega di gruppo, il presidente Carrà.
Ancora non si è adattato nel nuovo habitat del consiglio comunale. Timidone!
17° posto - CONSOLI NATALE (1,70 pt su 10)
Il senatore. E' famoso per le sue lunghe, inutili e prolisse orazioni. Assente da mesi e mesi, non fa sentire la propria mancanza in aula. Eletto in maggioranza, nella lista Castello con ben 143 preferenze, è transitato in opposizione, poi nuovamente in maggioranza, giusto in tempo per salvare il sindaco Giuffrida dalla prima mozione di sfiducia. Il rimpasto gli ha fruttato un assessorato senza deleghe, per qualche mese, giusto il tempo di concludere la propria campagna elettorale per la carica di senatore della Repubblica.
Assente. Per fortuna.
18° posto - TESTA MARIO (1,15 pt su 10)
Meritatissimo ultimo posto per il consigliere eletto nel PDL con l'astronomica quota di 146 preferenze. Non riesce ad esprimersi con un italiano fluente, e non sa neanche leggere. Il suo contributo alle discussioni in aula è pari a zero. Si è sempre dichiarato consigliere d'opposizione, indipendente, ma ha salvato il sindaco dalla prima mozione di sfiducia per poi appoggiare quella del 2013.
Inutile come la trama di un film porno.
__________ Calcolo dei voti__________
Qui potrete approfondire i parametri e i moltiplicatori di calcolo con i relativi punteggi attribuiti. L'algoritmo per il calcolo è il seguente:
Voto finale = Qualità interventi + Comportamento + Capacità politica
Voto finale = ((P1+P2+P3)xM1) + ((P4+P5+P6+P7)xM2) + ((P8+P9+P10)xM3)
Qualità interventi
Quanto risultano chiari ed efficaci gli interventi dei nostri consiglieri
Parametro 1 - Italiano:
1 - corretto utilizzo della lingua italiana.
0,5 - accettabile utilizzo della lingua italiana.
0 - improprio utilizzo della lingua italiana o utilizzo continuato del dialetto.
Parametro 2 - Comprensione:
1 - gli interventi sono facilmente comprensibili da chiunque.
0,5 - gli interventi sono difficili da seguire, eccessivamente tecnici o, al contrario, poco tecnici.
0 - gli interventi risultano generalmente confusi e criptici; difficile coglierne il significato originale.
Parametro 3 - Lunghezza:
1 - gli interventi risultano calibrati in base all'importanza dell'argomento e al ruolo dell'oratore (consigliere semplice o capogruppo).
0,5 - gli interventi risultano un po' lunghi o un po' troppo concisi in relazione al ruolo dell'oratore.
0 - interventi logorroici o, al contrario, interventi telegrafici o addirittura assenti.
Moltiplicatore 1 - Numero di interventi:
1 - adeguato numero di interventi calibrato in base all'importanza dell'argomento e al ruolo dell'oratore (consigliere semplice o capogruppo).
0,8 - piccoli eccessi o piccole mancanze nel numero di interventi.
0,5 - gravi eccessi o gravi mancanze nel numero di interventi.
0 - interventi rari, meno di 5 in un intero anno.
Comportamento
Come si comportano i nostri consiglieri in aula?
Parametro 4 - Passeggio:
1 - il consigliere permane nella sua postazione per l'intera durata della sua permanenza in aula, o quasi.
0,5 - il consigliere permane generalmente nella sua postazione.
0 - il consigliere entra ed esce dall'aula, in continuazione, senza alcun rispetto degli interlocutori.
Parametro 5 - Provocazioni:
1 - Il consigliere conclude i propri interventi rivolgendosi al presidente del consiglio, esponendo le proprie idee, ma evita di citare altri consiglieri per provocarli.
0,5 - il consigliere a volte si rivolge a persone diverse dal presidente del consigli, indicando altri consiglieri in maniera diretta o indiretta.
0 - Il consigliere è solito puntare in dito contro altri consiglieri e finisce spesso per accendere infuocate discussioni.
Parametro 6 -Polemiche inutili e fuori tema:
1 - Il consigliere parla esclusivamente degli argomenti all'ordine del giorno, o risponde alle domande postegli.
0,5 - capita che il consigliere introduca nuovi argomenti di discussione, anche con fini polemici.
0 - Il consigliere è solito infarcire i propri discorsi di argomenti collaterali che innescano dibattiti che travalicano gli obiettivi della discussione.
Parametro 7 - Abbandono dell'aula:
1 - Il consigliere è presente al termine di tutte le sedute, o quasi.
0,5 - Il consigliere non sempre è presente al termine delle sedute e in alcuni casi abbandona l'aula per protesta.
0 - Il consigliere generalmente abbandona l'aula prima della fine della seduta.
Moltiplicatore 2 - Presenze:
1 - Quasi sempre presente.
0,8 - Assenze nella norma.
0,5 - Assenze eccessive.
0 - Quasi sempre assente.
Capacità Politica
Che coerenza hanno dimostrato i nostri consiglieri? Da quanto "lavorano" per il paese? E che rilevanza hanno conquistato in consiglio comunale?
Parametro 8 - Da maggioranza ad opposizione (e viceversa):
1 - il consigliere è rimasto nella coalizione in cui è stato eletto ed ha votato coerentemente entrambe le sfiducie al sindaco.
0,5 - Il consigliere ha effettuato un solo passaggio di coalizione o ha votato incoerentemente una sfiducia.
0 - il consigliere ha effettuato più passaggi, dichiarati o meno, o ha votato incoerentemente entrambe le sfiducie al sindaco.
Molte informazioni sui vari cambi di casacca (dichiarati o meno), sono state dedotte da questo articolo.
Parametro 9 - Da un gruppo all'altro:
1 - il consigliere è rimasto nel gruppo consiliare in cui è stato eletto.
0,5 - il consigliere è passato volontariamente ad un gruppo diverso da quello in cui è stato eletto (compresi i cambi di nome) o è stato cacciato.
0 - il consigliere ha effettuato volontariamente più passaggi tra i gruppi consiliari, o è stato cacciato.
Parametro 10 - Numero di legislature:
1 - il consigliere è al suo primo mandato e pertanto ha dovuto imparate tutto in questa legislatura.
0,5 - il consigliere è al suo secondo mandato (valgono anche gli assessorati) e pertanto ha potuto usufruire dell'esperienza precedente.
0 - il consigliere ha svolto più di due mandati (valgono anche gli assessorati) e pertanto non dovrebbero avere alcuna difficoltà a conoscere l'andamento della macchina amministrativa.
Moltiplicatore 3 - Rilevanza
1 - il consigliere riesce a porre all'attenzione dell'aula le proprie argomentazioni-idee, ottiene risposte da altri consiglieri ed influenza la discussione (considerando i relativi ruoli di consigliere semplice o capogruppo).
0,8 - il consigliere ha qualche difficoltà a farsi prendere in considerazione, ma generalmente ci riesce.
0,5 - il consigliere non viene preso in considerazione dai suoi colleghi oppure non si pronuncia sugli argomenti.
__________________________
Classifica realizzata da Carmelo Cesare Schillagi e Gabriele Pecora
Non me la voglio perdere...
RispondiEliminavedremo se anche la procura condividerà i giudizi per alcuni versi diffamatori.La querela non sarà anonima, naturalmente.
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