giovedì 26 aprile 2012

Nuovo furto di cavi elettrici a Motta

La cronaca mottese si arricchisce ogni giorno di nuovi casi di furto perpetrati ai danni di beni pubblici. Ormai si commettono reati al limite del possibile, difficile da credere reali. La sfrontatezza di questi "signori ladri" comincia ad assumere sfumature leggendarie: riescono a rubare qualsiasi cosa ed in qualsiasi posto, come se si trattasse di una sfida alle forze dell'ordine, alle autorità, ai cittadini colpiti. Si potrebbe pensare che tali atti criminosi siano fatti per dare uno schiaffo alla comunità, per far capire che a Motta Sant'Anastasia comandano loro. Altrimenti non si spiegherebbe perchè si scelga di rischiare in contesti "controllati" e "sorvegliati" a fronte di un guadagno relativamente modesto.


L'ultimo caso è avvenuto nella notte tra il 24 e 25 aprile, proprio a ridosso della Festa della Liberazione. Le persone che si sono recate nelle loro campagne di contrada Toscana e Ramusa da prima hanno notato l'assenza della corrente elettrica e successivamente hanno visto gli operai dell'Enel al lavoro. Questi ultimi hanno raccontato che stavano riparando i danni provocati da un tentativo di furto. I ladri avrebbero operato in una zona assolutamente esposta al passaggio delle auto, addirittura in un incrocio stradale. Si tratta della zona in cui Via A. Francaviglia (una strada abbastanza popolata e molto trafficata delle campagne mottesi) si innesta nella provinciale SP13, uno dei principali accessi al paese. Non appena è stato tranciato il primo cavo elettrico i residenti hanno subito chiamato le forze dell'ordine, circostanza che avrebbe messo in fuga i ladri.
Le abitazioni della zona sono rimaste senza corrente elettrica per un'intera nottata, ma il pronto intervento dei tecnici Enel ha permesso di limitare i disaggi nel giorno del 25 aprile.

Qualche settimana prima, nella notte del 12 aprile (pasquetta), un altro furto aveva lasciato al buio ben 9 contrade mottesi (Piraino, Margarone, Forno, Pero, S. Lucia, S. Nicola, Montera, Zappalà, Policara) con un bottino complessivo di 5 chilometri di cavi di rame. Alcuni abitanti delle campagne hanno avuto disagi per quasi 9 giorni.

Non posso esimermi dal sottolineare che l'argomento "sicurezza" sta diventando sempre più centrale nella vita dei Mottesi.
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Approfondimenti:
- Giorgio Cicciarella, "Rubati cinque km di cavi elettrici motta", La Sicilia, ed. catanese del 13 Aprile 2012, pagina 36.
- Giorgio Cicciarella, "Da 9 giorni al buio ben nove contrade",  La Sicilia, ed. catanese del 18 Aprile 2012, pagina 33.
- Giorgio Cicciarella, "In zona Mauta rubato anche il guardrail",  La Sicilia, ed. catanese del 15 Aprile 2012, pagina 40.

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