L'ultimo caso è avvenuto nella notte tra il 24 e 25 aprile, proprio a ridosso della Festa della Liberazione. Le persone che si sono recate nelle loro campagne di contrada Toscana e Ramusa da prima hanno notato l'assenza della corrente elettrica e successivamente hanno visto gli operai dell'Enel al lavoro. Questi ultimi hanno raccontato che stavano riparando i danni provocati da un tentativo di furto. I ladri avrebbero operato in una zona assolutamente esposta al passaggio delle auto, addirittura in un incrocio stradale. Si tratta della zona in cui Via A. Francaviglia (una strada abbastanza popolata e molto trafficata delle campagne mottesi) si innesta nella provinciale SP13, uno dei principali accessi al paese. Non appena è stato tranciato il primo cavo elettrico i residenti hanno subito chiamato le forze dell'ordine, circostanza che avrebbe messo in fuga i ladri.
Le abitazioni della zona sono rimaste senza corrente elettrica per un'intera nottata, ma il pronto intervento dei tecnici Enel ha permesso di limitare i disaggi nel giorno del 25 aprile.
Qualche settimana prima, nella notte del 12 aprile (pasquetta), un altro furto aveva lasciato al buio ben 9 contrade mottesi (Piraino, Margarone, Forno, Pero, S. Lucia, S. Nicola, Montera, Zappalà, Policara) con un bottino complessivo di 5 chilometri di cavi di rame. Alcuni abitanti delle campagne hanno avuto disagi per quasi 9 giorni.
Non posso esimermi dal sottolineare che l'argomento "sicurezza" sta diventando sempre più centrale nella vita dei Mottesi.
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Approfondimenti:
- Giorgio Cicciarella, "Rubati cinque km di cavi elettrici motta", La Sicilia, ed. catanese del 13 Aprile 2012, pagina 36.
- Giorgio Cicciarella, "Da 9 giorni al buio ben nove contrade", La Sicilia, ed. catanese del 18 Aprile 2012, pagina 33.
- Giorgio Cicciarella, "In zona Mauta rubato anche il guardrail", La Sicilia, ed. catanese del 15 Aprile 2012, pagina 40.
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